patt
Forumer storico
Offerte 6 milioni di azioni in meno. Cala del 26% anche la "forchetta"
Le autorità Usa chiedono chiarimenti sull'intervista a Playboy
Google abbassa i prezzi
in attesa del via libera Sec
Già domani il debutto al Nasdaq se arriverà la luce verde
MOUNTAIN VIEW - Si ridimensiona bruscamente l'attesa quotazione in Borsa di Google, leader mondiale dei motori di ricerca. La compagnia fondata da Sergey Brin e Larry Page ha deciso di ridurre sensibilmente il numero di azioni oggetto del collocamento, nonché la forchetta di prezzo prevista per acquistare ogni azione. La decisione arriva poche ore dopo il mancato via libera della Sec (la Consob americana) all'inizio della quotazione.
Le azioni di Google saranno trattate al Nasdaq, sotto il simbolo GOOG, ad un prezzo variabile tra gli 85 e i 95 dollari. La forchetta prevista inizialmente variava tra i 108 e i 135 dollari. Un significativo ridimensionamento che si accompagna alla riduzione del numero di azioni oggetto del collocamento: gli attuali azionisti del motore metteranno a disposizione 5,5 milioni di titoli al posto degli 11,6 milioni previsti inizialmente. L'effetto combinato di queste due mosse riduce il valore massimo dell'Ipo a 1,9 miliardi di dollari, contro i 3,3 miliardi precedentemente ipotizzati. La valutazione complessiva di Google raggiungerà al massimo i 26,8 miliardi di dollari, circa 10 miliardi in meno del previsto.
La forchetta fissata originariamente da Google era apparsa troppo alta a molti analisti, che avevano ipotizzato un brusco calo subito dopo il collocamento. Anche molti grandi investitori si erano detti fiduciosi di poter ottenere le azioni di Google ad un prezzo significativamente più basso dei 108 dollari.
Google, che ha deciso di assegnare le sue azioni tramite un inedito meccanismo online chiamato "asta olandese", aveva chiesto alla Sec di dare il via libera alla quotazione entro le 16 di Washington Dc, le 22 in Italia. A quel punto, la compagnia avrebbe potuto fissare il prezzo minimo di collocamento, iniziando l'Ipo vera e propria e distribuendo le azioni agli investitori che, nell'asta, avessero offerto almeno il prezzo minimo. Il titolo Google avrebbe potuto essere trattato sul Nasdaq fin da questo pomeriggio. Ma la luce verde della Sec non è arrivata. Ora tutto slitta di almeno 24 ore.
La Sec non ha motivato il mancato via libera, ma oggi ha chiesto ragguagli su un'intervista rilasciata al mensile Playboy dai fondatori di Google. L'articolo, nel quale i due si soffermano sulla quotazione e sulle sue conseguenze, potrebbe aver violato il periodo di silenzio obbligatorio prima di un'Ipo. Negli ultimi tempi, Google ha avuto vari intoppi con la Sec sulla strada della quotazione. Alcune settimane fa, il motore aveva ammesso di aver violato alcune regole federali avendo distribuito, negli ultimi tre anni, milioni di azioni ai suoi dipendenti senza registrarle.
Le autorità Usa chiedono chiarimenti sull'intervista a Playboy
Google abbassa i prezzi
in attesa del via libera Sec
Già domani il debutto al Nasdaq se arriverà la luce verde
MOUNTAIN VIEW - Si ridimensiona bruscamente l'attesa quotazione in Borsa di Google, leader mondiale dei motori di ricerca. La compagnia fondata da Sergey Brin e Larry Page ha deciso di ridurre sensibilmente il numero di azioni oggetto del collocamento, nonché la forchetta di prezzo prevista per acquistare ogni azione. La decisione arriva poche ore dopo il mancato via libera della Sec (la Consob americana) all'inizio della quotazione.

Le azioni di Google saranno trattate al Nasdaq, sotto il simbolo GOOG, ad un prezzo variabile tra gli 85 e i 95 dollari. La forchetta prevista inizialmente variava tra i 108 e i 135 dollari. Un significativo ridimensionamento che si accompagna alla riduzione del numero di azioni oggetto del collocamento: gli attuali azionisti del motore metteranno a disposizione 5,5 milioni di titoli al posto degli 11,6 milioni previsti inizialmente. L'effetto combinato di queste due mosse riduce il valore massimo dell'Ipo a 1,9 miliardi di dollari, contro i 3,3 miliardi precedentemente ipotizzati. La valutazione complessiva di Google raggiungerà al massimo i 26,8 miliardi di dollari, circa 10 miliardi in meno del previsto.
La forchetta fissata originariamente da Google era apparsa troppo alta a molti analisti, che avevano ipotizzato un brusco calo subito dopo il collocamento. Anche molti grandi investitori si erano detti fiduciosi di poter ottenere le azioni di Google ad un prezzo significativamente più basso dei 108 dollari.
Google, che ha deciso di assegnare le sue azioni tramite un inedito meccanismo online chiamato "asta olandese", aveva chiesto alla Sec di dare il via libera alla quotazione entro le 16 di Washington Dc, le 22 in Italia. A quel punto, la compagnia avrebbe potuto fissare il prezzo minimo di collocamento, iniziando l'Ipo vera e propria e distribuendo le azioni agli investitori che, nell'asta, avessero offerto almeno il prezzo minimo. Il titolo Google avrebbe potuto essere trattato sul Nasdaq fin da questo pomeriggio. Ma la luce verde della Sec non è arrivata. Ora tutto slitta di almeno 24 ore.
La Sec non ha motivato il mancato via libera, ma oggi ha chiesto ragguagli su un'intervista rilasciata al mensile Playboy dai fondatori di Google. L'articolo, nel quale i due si soffermano sulla quotazione e sulle sue conseguenze, potrebbe aver violato il periodo di silenzio obbligatorio prima di un'Ipo. Negli ultimi tempi, Google ha avuto vari intoppi con la Sec sulla strada della quotazione. Alcune settimane fa, il motore aveva ammesso di aver violato alcune regole federali avendo distribuito, negli ultimi tre anni, milioni di azioni ai suoi dipendenti senza registrarle.