DIO LI FA E POI NON TIRA L'ACQUA

La campagna da $1,5 miliardi di Biden è stata sostenuta da $145 milioni di “dark money”.

Aumento della quantità record di denaro non rintracciabile da donatori anonimi

La campagna presidenziale 2020 del presidente Biden è stata finanziata in parte, da una quantità record di “dark money”
raccolto da donatori anonimi che non sono mai stati identificati, secondo un nuovo rapporto.

Mentre il denaro era solo una frazione degli $1,5 miliardi che Biden ha raccolto e speso,
il democratico ha detto da tempo di sostenere la trasparenza nella raccolta di fondi politici.

“La campagna vincente di Biden è stata sostenuta da $145 milioni nelle cosiddette donazioni di dark money,
un tipo di raccolta fondi a cui i democratici si sono opposti per anni.
Questi raccoglitori di fondi hanno incrementato la raccolta di $1,5 miliardi di Biden,
che di per sé è un record per uno sfidante di un presidente in carica, riferisce Bloomberg News.


Il Priorities USA Action Fund, un super comitato d’azione politica (PAC)
che ha identificato Biden come il suo gruppo di spesa esterno preferito,
ha usato $26 milioni originariamente donati al suo braccio no-profit Priorities USA per sostenere Biden, ha riferito Bloomberg.

Guy Cecil, presidente del Priorities PAC, ha difeso la mossa, dicendo a Bloomberg in una dichiarazione che non avrebbe
“disarmato unilateralmente contro Trump e le forze di destra che gli hanno dato potere”.

Biden ha ricevuto $318,6 milioni dai cosiddetti “piccoli donatori” che hanno dato meno di 200 dollari ciascuno.

Il resto è venuto da donatori dalle tasche profonde che hanno dato fino a $825.000
– divisi tra il Comitato Nazionale Democratico e 47 partiti statali, ha riferito il New York Post.

Larry Noble, un ex funzionario della Federal Elections Commission, ha detto a Bloomberg
che i contribuenti possono scrivere assegni a otto cifre ai super PAC e i comitati congiunti di raccolta fondi possono portare fino a $830.500.

Ed è esattamente quello che è successo.

Grandi donazioni confluivano in organizzazioni politiche non profit,
che poi passavano i fondi a super PAC come Priorities USA – il tutto senza identificare i donatori.

“Il nocciolo del dark money è evitare la divulgazione di informazioni mentre si fanno prestiti privati”,
ha detto al Post Meredith McGehee, direttore esecutivo di Issue One.
 
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Un anno è trascorso.

Per ricordarVi la demenzialità delle iniziative intraprese in questo anno da questo governo di merda
e da tutti gli "intelligentoni esperti seduti dietro la scrivania a stipendio certo",
con centinaia di migliaia di società che andranno in merda, più i morti per altre malattie non curati,
più i morti per suicidi (che non vengono divulgati) + quello che ancora succederà nei prossimi mesi +
i morti che avremo nel futuro per un "vaccino/non vaccino" mai testato e che testeremo noi,

giova ricordare questi dati :

LOMBARDIA. Abitanti 10.027.600

CONTAGIATI UFFICIALI 534.784 = 5,3% della popolazione

DECESSI 27.016 = 0,27% della popolazione

IL NULLA SE RAPPORTATO AI MALATI E MORTI PER TUMORE IN UN ANNO.

AI MALATI E MORTI PER PROBLEMI CARDIOCIRCOLATORI IN UN ANNO.
 
Ultima modifica:
era oraaaaaaaaaaaa...ci voleva ronzino a creare scompiglio per far svegliare sti dementi
saluti e bw

 
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I cosiddetti giorni della merla sono gli ultimi tre di gennaio, il 29, 30 e 31;
il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo,
una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo
dal quale emersero il 1° febbraio, tutti neri a causa della fuliggine.

Da quel giorno tutti i merli furono neri.





Una versione secondaria della leggenda, racconta una storia più elaborata:
secondo questa, gennaio, mese freddo e ombroso, si divertiva a stuzzicare la merla,
gettando freddo e gelo sulla terra quando l’uccello usciva dal nido per cercare cibo.

Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare scorta di provviste
e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto gennaio (che allora aveva solo 28 giorni).

L’ultimo dì del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio,
uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo.




Gennaio, offeso, chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia.
La merla si rifugiò alla chetichella in un camino dove restò per tre giorni.

Quando uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo – e così rimase per sempre con le piume nere.


Per quanto inventata, la storia nasconde un fondo di verità:
infatti, nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 28 giorni.


La leggenda non dimentica poi di fare una previsione:

se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella,

se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo
.


Quest’anno, le premesse sembrano protendere verso la seconda ipotesi; sbocceranno tardi i fiori del 2021?
 
Quali sono gli obiettivi degli speculatori di questo mondo con milioni di micro-investitori?

Sono i titoli con maggiori Short (vendite allo scoperto) o Long (acquisti)
in cui queste posizioni speculative sono tenute da hedge fund non particolarmente liquidi, c
he quindi possono essere facilmente piegati dal “Mucchio selvaggio” dei vari utenti di Robin-Hood etc.


La Russell Indexes ha perfino creato un indice dei 10 titoli più shortati, che, come potete vedere , è letteralmente esploso.



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Ed ora, per la vostra curiosità, eccovi l’elenco dei titoli maggiormente shortati del listino USA, secondo Jefferies Financial Services, una banca d’affari americana.


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Molto interessante l’ultima colonna che indica la quantità di posizioni scoperte in percentuale del totale del flottante,
cioè delle azioni presenti e scambiate sul mercato.

Maggiore è questo valore, maggiore è l’esposizione degli Hedge Fund scoperte su questi titoli.

Ad esempio il 21% del flottante della Allogene Therapeutics, la prima società della lista, è impegnato in operazioni short.

Quindi nel caso in cui partisse un rialzo di questo titolo, quelli che hanno venduto allo scoperto
avrebbero una grossa difficoltà a coprire la posizione e dovrebbero svenarsi per farlo.

La Allogene Therapeutics è passata da 25 a 34 dollari per azione nel mese di gennaio.
 
Il deputato Pino Cabras, Movimento Cinque Stelle, ha presentato un’interrogazione
sulla missione di Renzi in Arabia Saudita, alla conferenza del FII, e sui relativi compensi per 80 mila dollari.

Questa interrogazione viene al momento sbagliato perchè tira in ballo Renzi nel momento in cui,
su invito del Presidente Mattarella, Fico tenta di ricostruire un rapporto proprio con il politico toscano.

Chiaramente per una parte importante dei deputati e dei senatori è più importante restare in parlamento, a qualsiasi costo, piuttosto che rischiare alle elezioni.


Ecco comunque l’interrogazione di Pino Cabras:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri


– Per sapere


– premesso che:


lo scorso 27 gennaio il quotidiano Domani ha riportato la notizia circa un ruolo
del senatore Matteo Renzi nell’Advisory board (Comitato di consulenza) del Future Investment Initiative (FII);


l’FII è stato istituito da Mohammad bin Salman, principe ereditario del Regno dell’Arabia,
e risulta una ufficiale emanazione del Public Investment Fund (PIF),
il fondo sovrano dell’Arabia saudita controllato direttamente dalla famiglia reale;



per il suo ruolo di consulenza presso l’FII il senatore Renzi riceverebbe un compenso di circa 80mila dollari all’anno,
oltre a tutta una serie di benefit, tra cui la disponibilità di jet privati nei suoi viaggi da e per l’Arabia saudita;


secondo una ricostruzione del quotidiano La Verità del 29 gennaio, per rientrare in Italia lo scorso 28 gennaio
in occasione delle consultazioni presso il Presidente della Repubblica il senatore Renzi avrebbe usufruito
di un volo privato su un lussuoso jet Gulfstream G450 (immatricolato HZ-A23 dalla compagnia privata Alpha star,
con sede a Riyad, e operato dalla Aviation Horizon, con sede a Jedda).

Il solo costo di mercato del volo Riyad-Roma con tale velivolo sarebbe attorno ai 28.620 dollari
(5.300 dollari l’ora per 5 ore e 40 minuti di volo);


secondo il senatore Renzi non ci sarebbe nessuna incompatibilità tra il suo ruolo politico-istituzionale in Italia
e il suo ruolo di consulente a pagamento presso un ente controllato dalla famiglia reale saudita;


tuttavia, il senatore Renzi, oltre a essere membro della Commissione Affari esteri del Senato,
è il leader del partito Italia Viva che fino a pochi giorni esprimeva alcuni ministri e sottosegretari
e il cui ruolo è stato talmente determinante e delicato da provocare una crisi di Governo;


a giudizio degli interroganti, risulta quantomeno meritevole di una forte preoccupazione
il fatto che una persona che ricopre un ruolo politico-istituzionale di così alto livello e sensibilità
nella Repubblica italiana possa al contempo ricevere compensi da uno Stato straniero;–


se il Governo abbia ulteriori informazioni in merito a quanto esposto in premessa;


quali siano gli intendimenti del Governo per prevenire che in futuro uno o più membri del Governo
possano ritrovarsi nella condizione di dover rispondere di conflitti d’interesse con Paesi stranieri.



Una bella domanda fatta al governo sul doppio ruolo di Renzi,
membro della commissione esteri e relatore professionista, come riportato ampiamente dalla Stampa.

Una bella pietra sul cammino di Crimi, che, come sul MES, vuole cedere ad ogni costo a Renzi
nonostante tutti i giuramento opposti fatti da deputati e senatori pentastellati, Toninelli in testa.


L’interrogazione di Cabras quindi si mette di traverso siu un accordo già concluso,
l’ennesimo caso in cui il M5s si piega, a 90 gradi, di fronte a Renzi.


Perchè è questo che sta facendo Crimi.


Infatti l’anti-renzismo del M5s è durato 15 minuti, ma l’interrogazione di Cabras durerà molti di più…


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Almeno sapete chi sono gli uomini e chi le pecore.
 
Un paio d’ore fa un post di Alessandro Di Battista ha mosso un po’ la situazione politica della cosiddetta “Crisi”,
che se no andrebbe banalmente a finire nel Conte III compreso Renzi.

Questa novità, se tale è , è espressa in questo post di Di battista su Facebook:


Ecco il testo:

Il 12 gennaio scorso condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole:
«Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento.

Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia,
nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti».


Prendo atto che oggi la linea è cambiata.

Io non ho cambiato opinione.

Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico.

Significa rimettersi nelle mani di un “accoltellatore” professionista che,
sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate.

Ed ogni coltellata sarà un veto, un ostacolo al programma del Movimento
e un tentativo d’indirizzare i fondi del recovery verso le lobbies che da sempre rappresenta.

L’ho sempre pensato e lo penso anche adesso.

Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono.

Altrimenti arrivederci e grazie.



Sembrerebbe un addio che, non essendo Di Battista parlamentare, conterebbe un fico secco di per se.

Però ci sono ancora degli amici del Dibba nel M5s, anche se non è ben chiaro
né il numero né se questa amicizia sia talmente forte da portare a delle defezioni nel movimento, soprattutto al Senato.

Si è parlato, a titolo esemplificativo, di Barbara Lezzi, ma non si è saputo poi più nulla,
dopo che lei si era schierata duramente contro il rientro di Renzi al governo.

Si parla di 10-15 senatori dissidenti, e di altrettanti deputati.


Vedremo come finirà l'”Esplorazione” di Fico, inviato avanti come se l’Italia fosse la giungla amazzonica,
quando di selvaggio e vorace, come i pirana, ci sono solo un gruppo di senatori allo sbaraglio.

Il grosso del M5s , comunque, sembra schierato per un Conte III con dentro Renzi,
che quindi sarebbe un specie di Renzi II, visto il peso politico che avrebbe il tosco.


Vedremo il prossimo atto della Farsa, quella in cui entra in scena il Fico.
 
Cosa sono e come funzionano gli anticorpi monoclonali per la cura del covid 19?

La sindrome respiratoria acuta grave SARS-CoV-2 è l’agente eziologico della malattia indotta appunto dal covid 19.

Al momento, non sono disponibili terapie mirate approvate contro il covid,
ma gli anticorpi monoclonali che, prendono di mira i siti vulnerabili sulle proteine della superficie virale,
sono sempre più riconosciuti come una promettente classe di farmaci contro le malattie infettive
e hanno dimostrato l’efficacia terapeutica per una serie di virus.

Per sconfiggere Sars (2002), epidemia precedente a covid 19 appartenente allo stesso ceppo virale,
le terapie monoclonali erano state sperimentate. E oggi sono state riprese.



Gli anticorpi neutralizzanti il coronavirus prendono di mira le glicoproteine del picco trimerico (S)
sulla superficie virale che mediano l’ingresso nelle cellule ospiti.

La proteina S ha due subunità funzionali, che a loro volta mediano l’attaccamento cellulare e la fusione della membrana virale e cellulare.

Anticorpi neutralizzanti prendono di mira il sito di interazione del recettore, disabilitando le interazioni recettoriali.

Le proteine spike diSARS-Cov-2 e SARS-CoV sono identiche al 77,5% per sequenza amminoacidica primaria e strutturalmente molto simili.

Comunemente si legano alla proteina dell’enzima di copertura dell’angiotensina umana.

È noto che l’interazione del recettore innesca cambiamenti conformazionali irreversibili nelle proteine spike del coronavirus.


Al fine di identificare gli anticorpi neutralizzanti SARS-CoV-2,
è stata valutata la reattività dei supernatanti contenenti anticorpi di una raccolta di 51 ibridomi SARS-S
derivati da topi H2L2 transgenici immunizzati, che codificano immunoglobuline chimeriche
con variabili umane pesanti e catene leggere e regioni costanti di origine del ratto.

Quattro dei 51 supernatanti dell’ibridoma SARS-S hanno mostrato reattività crociata con la subunità SARS2-S1,
di cui uno (47D11) ha mostrato attività di neutralizzazione incrociata di SARS-S e SARS2- Infezione da VSV pseudotipata.

L’anticorpo chimerico 47D11 H2L2 è stato riformattato in un’immunoglobulina completamente umana,
clonando le regioni della catena leggera e pesante variabile umana in una spina dorsale dell’isotipo IgG1 umano.


Questa è la prima segnalazione di un anticorpo monoclonale umano che neutralizza SARS-CoV-2.


47D11 lega un epitopo conservato sul picco RBD spiegando la sua capacità di neutralizzare in modo incrociato SARS-CoV e SARS-CoV-2,
utilizzando un meccanismo indipendente dall’inibizione di legame del recettore.

Tale anticorpo sarà utile per lo sviluppo di test di rilevamento dell’antigene e saggi sierologici mirati a SARS-CoV-2.

Gli anticorpi neutralizzanti possono alterare il decorso dell’infezione nell’ospite infetto,
supportando l’eliminazione del virus o proteggere un ospite non infetto esposto al virus.

Questo anticorpo, da solo o in combinazione, offre il potenziale per prevenire
e / o trattare covid 19 e forse anche altre future malattie emergenti nell’uomo e causate da virus del sottogenere Sarbecovirus.


Il primo Paese Europea ad aver acquistato questa futura cura è la Germania
(200.000 dosi per 400 milioni di euro).

Gli anticorpi monoclonali saranno utilizzati esclusivamente negli ospedali universitari
per ragioni di ricerca, non per la cura concreta dei malati in quanto terapia ancora sotto osservazione e priva della certificazione EMA.

Questo permetterà di terminare i clinical trials già in corso inerenti a questo tipo di terapia.
 
Terrorismo: Francesca Musacchio “146 foreign fighter italiani con illusione di un mondo migliore”.

“Dopo la caduta del Califfato e la sconfitta militare, ultimamente il fenomeno degli italiani
che partono per combattere e arruolarsi con l’Isis, ha subito una battuta d’arresto.

In tutto, sono 146 gli italiani foreign fighter.

Ma attenzione, è una lista di nomi che la nostra intelligence ha da quando è nato il fenomeno Isis, intorno al 2014.

E’ un contesto davvero complicato e le notizie che filtrano sono poche”.


Così all’Adnkronos la giornalista Francesca Musacchio, esperta di terrorismo internazionale di matrice islamista
commenta dopo l’arresto del foreign fighter italiano in Turchia.

“Qualcuno di questi 146 è sicuramente morto – spiega – altri non si sa bene che fine abbiano fatto,
se sono stati uccisi o catturati e reclusi in qualche carcere della Siria.
Dopo la fine del califfato c’è stato un fuggi fuggi generale,
c’è chi è riuscito a tornare nei paesi di origine, chi non ha gli agganci giusto per farlo.

Come un cittadino italiano possa sposare la causa Isis?
Sono molti gli analisti che si dedicano a questo tema – dice la giornalista – .
In alcuni casi, come il 24enne rintracciato nei pressi di Idlib, si convertono da giovani.
Di solito si tratta di soggetti fragili, con problematiche, che trovano nell’ideologia dell’Isis,
in base alla propaganda cui hanno assistito su internet, un’illusione,
il sogno di poter trovare un posto bello, un mondo migliore dove si vive meglio.
Ma spesso, quando poi arrivano lì, ad accoglierli c’è tutt’altro: violenza e nessuna giustizia.

Il problema – spiega ancora Musacchio – è che poi non si può tornare più indietro.
Non escludo che il gruppo terroristico possa tornare sotto un nuovo nome, anche se il brand ‘Isis’ ancora funziona”.


“Sono anche molte le donne europee che sposano la causa, qualcuna anche italiana.
Donne che hanno seguito i loro mariti e che – secondo la giornalista – hanno deciso di fare le mogli del combattente,
allevare e crescere i figli come futuri miliziani e che spesso subiscono violenze e sottomissioni.

L'Isis e la Jihad sono scomparse ?

Assolutamente no – afferma – ci sono diversi elementi che fanno pensare ad una loro riorganizzazione.

Nel Sahel l’Isis è ancora presente con gruppi affiliati. Probabilmente molti si sono spostati”.


Sulla propaganda online, Francesca Musacchio è chiara.

“Fino a quando operavano anche tramite web, era più facile tracciare una linea e riuscire ad identificarli.
Ora anche i combattenti hanno capito che attraverso l’uso dei social avevano maggiori possibilità di essere scoperti.
Di sicuro l’italiano arrestato ora dovrà collaborare, sarà stata avviata una trattativa
e lui si è consegnato in cambio, magari, della sicurezza della sua famiglia. E’ presumibile che già abbia detto qualcosa”, conclude.
 
Caro Alan Friedman,

a volte la toppa è peggio del buco ma stavolta è il caso di ringraziarla.

Sì perché le sue parole su Melania Trump hanno sortito effetti incredibili e commenti quasi inaspettati.

Grazie al suo, diciamo scivolone, sono arrivate le dichiarazioni indignate (o quasi)
di alcune esponenti del Me Too come Laura Boldrini.

Incredibile, vero?

L’ex presidente della Camera, nota per le sue posizioni anti Trump e anti tutto quello che considera fascista per qualche motivo,
è stata costretta in un tweet a difendere niente meno che la moglie dell’odiato ex presidente americano.

Sì, proprio quel razzista, rozzo e fascista di Trump.

Probabilmente nessuno sarebbe riuscito nell’impresa di muovere a difesa di Melania Trump alcune donne della sinistra italiana.

Non lo fanno mai quando l’oggetto di dichiarazioni sessiste ( e molto volgari, come nel suo caso), sono dirette al mondo femminile di destra.

La “solidarietà di genere”, in quelle circostanze, è quasi assente.

Non si sa quanto le dichiarazioni delle femministe nostrane siano state spontanee
o un po’ tirate per la giacchetta visto che la vicenda è stata oggettivamente di cattivo gusto,
soprattutto perché quelle parole le ha pronunciate durante una trasmissione della Rai.

Ma non importa.

Lei ha davvero compiuto un miracolo!!

Perché vede, nei 4 anni di presidenza Trump, la povera Melania è stata trattata proprio come una escort.

Quindi la sua affermazione, in fondo, non mi ha sorpresa molto.

Spesso si è avuta la sensazione che intorno a Trump (ma non è il suo caso di certo),
si sia creato un certo sentimento, come dire, di fastidio (per non dire odio o gelosia),
prodotto dal fatto di avere accanto una donna così bella e magari anche intelligente.

Qui, ovviamente, il ragionamento sugli stereotipi della donna bella e stupida portato avanti da più parti potrebbe diventare troppo lungo.

E per questo mi limito a segnalare che, forse, Melania è intelligente e capace come lo sono state altre first Lady prima di lei
che, però, sono state incredibilmente beatificate e fatte sante in vita.
Tutto insieme, tanta era la smania di decantarne le lodi e la purezza, quasi fossero l’incarnazione della Madonna.


Vede caro Friedman, come donna sono abituata (ahimè) a questo genere di cose.

Ma ogni volta che accadono mi creano sempre un certo fastidio soprattutto quando, come anticipato sopra, la toppa è peggio del buco.

Dopo aver definito Melania Trump una escort, si è giustificato dicendo che è inciampato nella lingua italiana?

Inciampato..!?!?! Adesso la misoginia è sinonimo di inciampo?

Ma ci faccia il piacere!

Che le sue idee politiche siano molto diverse (per usare un blando eufemismo)
da quelle di Donald Trump e in generale dalla destra, è legittimo.


Ciò che invece è di cattivo gusto, sono i rigurgiti di maschilismo
che ancora albergano in quelli che si definiscono democratici, antirazzisti e antifasciti.



Comunque, se posso, a questo punto le consiglio di approfondire lo studio della lingua italiana.

Un intellettuale come lei non può permettersi certe lacune.

Mi permetta di dire che sarebbe alquanto disdicevole.

Il tweet della Boldrini a favore di Melania Trump, per quello mi riguarda, non ha prezzo e di questo, signor Friedman, la ringrazio.


Per tutto il resto, distanti come prima!
 

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