VOLEVO DIRE A TIZIANO FERRO CHE SPESSO NON ME LO SO SPIEGARE NEMMENO IO

Una sentenza del Consiglio di Stato ha escluso 4000 azionisti defraudati dallo scandalo delle Banche venete dal FIR,

il fondo creato per fornire un ristoro proprio a queste figure.


Si tratta di 4000 risparmiatori che avevano erroneamente indicato il reddito nella richiesta di rimborso

e che per questo erano stati esclusi, anche se poi una decisione della Cassazione li aveva riammessi.


Ora sembra che questa sentenza li abbia nuovamente esclusi

impendendo loro di ottenere il ristoro minimo concesso dallo Stato.


Vi lasciamo con la spiegazione del presidente dell’Associazione Noi Credevamo nella BPVI e Veneto Banca, Luigi Ugone

 
Ormai è chiaro che la crisi immobiliare sta colpendo gli USA

con una durezza che forse neanche gli stessi autori della stretta monetaria si auguravano.


Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti,
che comprendono le transazioni completate di case unifamiliari, case a schiera, condomini e cooperative,
sono scese dell’1,5% a un tasso annuale destagionalizzato di 4,02 milioni nel dicembre 2022,
leggermente al di sopra delle previsioni del mercato di 3,96 milioni.

Si tratta dell’undicesimo mese consecutivo di calo delle vendite di case,
il periodo più lungo dal 1999, e del livello più basso dal novembre 2010,

cioè dalla grande crisi finanziaria,
poiché gli acquirenti continuano a confrontarsi con scorte limitate e tassi ipotecari elevati.

Il totale delle scorte abitative è stato di 970.000 unità, in calo del 13,4% rispetto a novembre
ma in aumento del 10,2% rispetto a un anno fa.

Il prezzo mediano delle case esistenti per tutte le tipologie abitative è stato di 366.900 dollari,
con un aumento del 2,3% rispetto a dicembre 2021, in quanto i prezzi sono aumentati in tutte le regioni.

Ecco graficamente come si pone la situazione





Per la verità ci si attende un rimbalzo perché il calo della domanda ha portato a una riduzione dei tassi ipotecari,
questo rischia di essere solo il famoso “Rimbalzo del gatto morto”, cioè un minimo riaggiustamento che non cambia la situazione oggettiva.



Intanto i prezzi mediani della abitazioni, come rileva wolfstreet, sono calati dell’11,3%,
con delle punte anche del 30% per mercati, come quello di San Francisco.

Il calo non è ancora stato comunque tale da cancellare gli aumenti di prezzo del 2022, ma ormai ci manca poco.









Ad essere colpito è il mercato degli stati occidentali che, fino a ieri, sembrava quello più dinamico.





Il calo di vendite fa presagire un ulteriore calo dei prezzi:
il mercato adesso è non funzionale e richiederà ulteriori riduzioni dei prezzi per tornare funzionante.

Questo però porterà molti mutui conclusi nel 2021 e 2022 ad essere a “Patrimonio negativo”
cioè con valore dell’immobile al netto del debito negativo,
spingendo i proprietari a non pagare il prestito stesso.


Se questa tendenza proseguirà, come prevedibile, dobbiamo prepararci ad un cumulo di insolvenze.
 
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Rottamazione quater 2023: come presentare la domanda

La domanda deve essere fatta esclusivamente online entro il 30 aprile 2023.


È possibile presentare la domanda di adesione alla Rottamazione-quater
utilizzando i servizi messi a disposizione da Agenzia delle entrate-Riscossione sul suo sito internet.

Sono previste due modalità alternative per presentare la domanda:

  • in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle o gli avvisi per i quali si intende beneficiare delle misure introdotte dalla Definizione agevolata.

  • in area pubblica compilando un apposito form e allegando la documentazione di riconoscimento. Sarà necessario specificare l’indirizzo e-mail, per ottenere la ricevuta della domanda di adesione.

Nella sezione “Definizione agevolata” si deve compilare l’apposito form inserendo i numeri identificativi delle cartelle o avvisi che si vogliono includere nella domanda di adesione,
specificando il numero delle rate in cui si intende suddividere l’importo dovuto e il domicilio al quale verrà inviata entro il mese di giugno la comunicazione delle somme dovute.


È inoltre necessario indicare un indirizzo e-mail al quale verrà inviata la ricevuta di presentazione della domanda
ed è obbligatorio allegare la prevista documentazione di riconoscimento.

È possibile inserire anche i singoli carichi, contenuti nella cartella o avviso per i quali si intende aderire alla Definizione agevolata.

Cosa succede dopo aver presentato la domanda

Dopo aver confermato l’invio della richiesta, il contribuente riceverà una prima e-mail all’indirizzo indicato,
con un link da convalidare entro le successive 72 ore
.

Decorso questo termine, il link non sarà più valido e la richiesta sarà automaticamente annullata.


A seguito della convalida della richiesta, il sistema invierà una seconda e-mail di presa in carico della domanda,
con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati inseriti.


Infine, se la documentazione allegata è corretta, verrà inviata un’altra mail con allegata la ricevuta di presentazione della domanda di adesione.


Con le stesse modalità, il contribuente può presentare in tempi diversi, ma sempre entro il 30 aprile 2023,
anche ulteriori dichiarazioni di adesione
: se riferite ad altri carichi, saranno considerate integrative della precedente,
mentre se riferite agli stessi carichi già inseriti nella domanda presentata, saranno considerate sostitutive della precedente domanda inoltrata all’Agenzia.


Cosa succede se la domanda di rottamazione viene accolta

L‘Agenzia delle entrate-Riscossione invierà poi al contribuente, entro il 30 giugno 2023, una Comunicazione, che può essere in alternativa di:


  • accoglimento della domanda, contenente:
    – l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata
    (“Rottamazione-quater”);
    – la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata in fase di
    presentazione della domanda di adesione;
    – i moduli di pagamento precompilati;
    – le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto
    corrente;

  • diniego (eventuale), con l’evidenza delle motivazioni per le quali non è stata accolta la richiesta di Definizione agevolata.

E dopo ancora cosa succede?

In seguito alla presentazione della domanda di adesione, l’Agenzia delle entrate-Riscossione,
per quanto riguarda i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata,
cosiddetti debiti “definibili”, decreterà lo stop ad alcune procedure, che quindi saltano.


Si tratta delle procedure cautelari o esecutive e delle procedure esecutive precedentemente avviate,
salvo che non abbia già avuto luogo il primo incanto con esito positivo.

Inoltre, il contribuente, sempre per i debiti definibili” non sarà considerato inadempiente per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).


Resteranno invece in essere eventuali fermi amministrativi o ipoteche, già iscritte alla data di presentazione della domanda.


Come si pagano le somme dovute per la Definizione agevolata

Per pagare le somme dovute per la Rottamazione-quater è possibile sfruttare diversi canali:


  • sito istituzionale dell’Agenzia delle entrate

  • app EquiClick

  • domiciliazione sul proprio conto corrente;

  • moduli di pagamento utilizzabili nei circuiti di pagamento di:
    – sportelli bancari;
    – uffici postali;
    – home banking;
    – ricevitorie e tabaccai;
    – sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL
    – Postamat

  • sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione, prenotando un appuntamento nei giorni dal lunedì al venerdì.

Attenzione alle date:
se ci si dimentica di pagare, o lo si fa in ritardo o solo parzialmente, oltre 5 giorni,
l’unica rata o anche solo una di quelle calendarizzate nei 5 anni a disposizione, salta la Rottamazione-quater

e i versamenti effettuati sono considerati solo a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto:
ciò significa che, se non paghiamo entro 5 giorni dalla scadenza, la Definizione agevolata non ci viene più riconosciuta e dovremo versare tutto.
 
La rottamazione quater, definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio 2023,

riguarda i debiti dei carichi pendenti affidati agli agenti della riscossione dall'1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022

anche se rientranti in precedenti agevolazioni che hanno perso efficacia.




Possono aderire a questa rottamazione anche quei soggetti che sono decaduti dalle precedenti rottamazioni,
che quindi, con questa ennesima definizione agevolata si vedono riconosciuta una nuova possibilità per estinguere i propri debiti a condizioni decisamente vantaggiose.


I contribuenti infatti potranno estinguere i debiti iscritti a ruolo a affidati all'Agente della riscossione,
senza dover sostenere i costi relativi a sanzioni, interessi, interessi di mora e aggio.



In questo modo il contribuente paga solo la somma capitale,
maggiorata dei diritti di notifica degli atti e delle spese relative all'avvio della procedura esecutiva.


Regole particolari sono previste per le sanzioni amministrative
come quelle applicate in caso di violazione del Codice della Strada.


In questo caso infatti la definizione riguarda solo gli interessi e l'aggio.


I dettagli sulla Rottamazione delle cartelle sono contenuti in un comunicato stampa del 20 gennaio 2023
con cui l'Agenzia ha reso noto altresì che sul sito è presente il servizio per la presentazione della domanda di adesione, dalla pagina dedicata
 
La rottamazione quater consente di saldare il proprio debito con l'Erario in due diverse modalità:


  • pagamento in un'unica soluzione entro il 31 luglio del 2023;

  • pagamento rateale per un massimo di 18 rate che coprono l'arco temporale di 5 anni.

  • Le prime due rate devono essere pagate entro il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023 e avranno un importi pari al 10% delle somme dovute;

  • le 16 rate residue invece, il cui pagamento viene spalmato nei successivi 4 anni,
  • saranno di pari importo e avranno le seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.

Dal 1° agosto 2023 le somme saranno soggette a un tasso di interesse del 2%.
 
Le élite del pianete hanno deciso da tempo: le nostre abitudini a tavola devono cambiare, a favore di prodotti più “Green“.

Gli stessi signori che hanno sfilato recentemente a Davos con elicotteri e auto blu dal motore sempre acceso,
forse dimenticando per qualche ora quanto importante sia la lotta all’inquinamento, ora ci indicano la strada da seguire.

Nello specifico, addio a prodotti storici del made in Italy e via libera agli insetti, eletti a “cibo del futuro”.


Con tanto di prime iniziative in questo senso già avviate anche nel nostro territorio.


La domanda che molti consumatori si stanno facendo a tal proposito è la seguente:

come si fa a riconoscere (e magari evitare) prodotti derivati dagli insetti?

Non c’è il rischio di mangarli a propria insaputa?



Ecco, allora, un piccolo approfondimento per fare chiarezza.

- i prodotti che utilizzano grilli non lo scriveranno in maniera esplicita,

ma si limiteranno a indicare il nome scientifico dell’animale, ovvero
“Acheta domesticus“.


- Per gli alimenti derivati dalle larve del verme giallo della farina: il nome che sarà segnalato è
“Tenebrio Molitor“,

oppure la larva del verme della farina minore individuato con
“Alphitobius diaperinus“.
 
Nuova emissione BTP Italia a marzo: cosa sapere

Dopo la diciottesima emissione andata letteralmente a ruba,

a marzo, arriverà una nuova emissione del BTP Italia.

Il collocamento avverrà sempre sulla piattaforma elettronica MOT: come banche dealers ci saranno Intesa Sanpaolo e Unicredit.


Il nuovo BTP Italia, che presenta le stesse caratteristiche dei precedenti, avrà una durata di 5 anni

e, come già avvenuto, è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.


Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi:


  • la prima fase si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata,
  • e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail) dove verranno soddisfatte tutte le richieste pervenute

  • la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 9 marzo e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Potranno sottoscrivere il BTP Italia tutti i risparmiatori ovunque detengano un conto titoli, in banca
o presso gli uffici postali, anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.


La scadenza del nuovo titolo è fissata per il 14 marzo 2028.


I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 3 marzo.
 
Nuova emissione BTP Italia a marzo: cosa sapere

Dopo la diciottesima emissione andata letteralmente a ruba,

a marzo, arriverà una nuova emissione del BTP Italia.

Il collocamento avverrà sempre sulla piattaforma elettronica MOT: come banche dealers ci saranno Intesa Sanpaolo e Unicredit.


Il nuovo BTP Italia, che presenta le stesse caratteristiche dei precedenti, avrà una durata di 5 anni

e, come già avvenuto, è previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza.


Come di consueto, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi:


  • la prima fase si svolgerà da lunedì 6 a mercoledì 8 marzo, salvo chiusura anticipata,
  • e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail) dove verranno soddisfatte tutte le richieste pervenute

  • la seconda fase avrà luogo nella mattinata del giorno 9 marzo e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Potranno sottoscrivere il BTP Italia tutti i risparmiatori ovunque detengano un conto titoli, in banca
o presso gli uffici postali, anche utilizzando il proprio home banking se abilitato alle funzioni di trading.


La scadenza del nuovo titolo è fissata per il 14 marzo 2028.


I tassi minimi garantiti saranno comunicati venerdì 3 marzo.

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CHE NE SARÀ DEI
POUNDS ELISABETTA II?
L’abitudine a inserire il volto del regnante sulle monete, banconote e valori bollati come segno di autenticità deriva dall’antica Roma;
nel Regno Unito questi vanno ristampati ad ogni nuova incoronazione.
Le monete con l’effige di Elisabetta II quindi non sono più tecnicamente valide e andranno un po' alla volta al macero.
Potranno essere utilizzate, ma entro qualche anno andranno riportate agli sportelli in quanto nulle.​
Di certo si tratta di un’operazione molto costosa e che richiederà molto tempo, forse anche un decennio.
Si calcola che i cittadini possiedano ad oggi 4,5 miliardi di banconote e 29 miliardi di monete con il volto della regina.
Quando Elisabetta salì al trono nel 1952 ci vollero ben 8 anni per compiere l’impresa.​
Sebbene oggi i pagamenti digitali abbiano sostituito gran parte dei pagamenti in contanti,
si stampano molte più banconote e monete e si pensa ci vorranno almeno 10 anni per una sostituzione completa.
Carlo avrà allora la veneranda età di 83 anni, nella speranza che abbia vita lunga come la madre.​
A quel punto le Sterline d’oro Elisabetta II resteranno un investimento in oro fisico e pezzi da collezione di grande valore.​
 

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