VOLEVO DIRE A TIZIANO FERRO CHE SPESSO NON ME LO SO SPIEGARE NEMMENO IO

Ricordarsi la scadenza.

Sarà possibile pagare la rata della Rottamazione ter, prevista per il 28 febbraio, fino al prossimo 7 marzo.

Lo ricorda sul proprio sito istituzionale agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader).

I debitori che sono riusciti a rispettare il termine prorogato al 14 dicembre scorso,
riferito alle rate di rottamazione originariamente in scadenza nel 2020 e nel 2021,
devono ora far fronte alla prossima scadenza di fine mese.


Considerati i 5 giorni di ritardo tollerati,

si giunge pertanto al 7 marzo (primo giorno lavorativo successivo al 5 marzo che è domenica).
 
Poi c'è quest'altro caso.


La rottamazione quarter non riguarda solo le cartelle esattoriali non pagate,

ma anche quelle che sono in corso di pagamento.



E proprio per queste casistiche l’Agenzia delle Entrate ha fornito un’importante precisazione.
Sia che la definizione agevolata venga accolta, sia che venga rifiutata.


Dopo aver presentato domanda di adesione alla rottamazione 2023

per cartelle esattoriali con rate già in corso di pagamento,

cosa fare in attesa che l’Agenzia comunichi l’accoglimento della domanda.
 
La domanda di adesione alla rottamazione quarter per cartelle già rateizzate

sospende i termini di pagamento del piano di rateizzazione in corso fino al 31 luglio.


I contribuenti che negli anni scorsi avevano ricevuto cartelle di pagamento

per cui avevano attivato un piano di pagamento rateale, quindi,

non sono esclusi dalla rottamazione 2023.


Si possono, infatti, rottamare i debiti residui.


Proprio per questo per chi ha presentato domanda di adesione alla definizione agevolata
le scadenze previste dal piano di rateazione originario sono sospese fino al 31 luglio.
 
L’Agenzia delle Entrate, infatti, comunicherà solo entro il 30 giugno 2023

se la domanda di aderire alla rottamazione è stata accolta o meno.


E solo in quel momento si potranno fissare nuove date di scadenze per i pagamenti residui.


Se la domanda viene accolta le scadenze delle vecchie rate saranno sostituite da quelle nuove,

con la prima (o unica) da pagare entro il 31 luglio 2023.


La precedente rateazione è sostituita dalla nuova, però, solo in caso di accoglimento della domanda.
 
Se la domanda di rottamazione è rigettata?

Se la domanda di adesione alla rottamazione quarter è rigettata

cosa accade al contribuente che non ha pagato, magari,

da febbraio a giugno le rate del piano originario?


Si dovrà riprendere il pagamento del vecchio piano di rateazione e rispettare le stesse scadenze.


E questo significa che entro luglio

si dovranno recuperare tutti i pagamenti saltati nei mesi di sospensione

in cui si era in attesa di una risposta.


Alla prima data utile, quindi, è necessario mettersi in pari con i pagamenti.
 
Per completezza dell'informazione.


La Legge 197 del 29 dicembre 2022 (Legge di Bilancio 2023)

ha stabilito importanti novità in materia di riscossione

ed ha introdotto per l’anno 2023 una serie di misure ribattezzate tregua fiscale,

tra queste rientrano la rottamazione quater (o definizione agevolata),

lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro,

e altre tipologie di chiusura debiti con il fisco.
 
Cos’è la rottamazione quater?

La rottamazione quater, approvata dalla Legge di Bilancio 2023, consente la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione.

Le cartelle di pagamento, in presenza dei requisiti di legge per la fruizione e, previo accoglimento di apposita istanza,
potranno essere definite senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di iscrizione a ruolo e di mora oltre gli aggi di riscossione.


Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro

L’art. 45 della Legge di Bilancio 2023 prevede lo stralcio dei carichi fino a 1.000 euro affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.


Il meccanismo del saldo e stralcio delle mini cartelle è automatico.

Pertanto, al contribuente non è richiesta alcuna attività per ottenere la cancellazione del debito, né l’esibizione di alcuna specifica richiesta.


Diversamente da quanto accade per lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro
per beneficiare della rottamazione occorre presentare una richiesta dal contribuente che intende regolarizzare la propria posizione.
 
La definizione agevolata, rottamazione cartelle 2023, riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione

nel periodo ricompreso tra il 1 gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:
  • contenuti in cartelle non ancora notificate;

  • interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;

  • già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta dalla misura agevolativa per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.


Quali sono i debiti esclusi dalla rottamazione quater 2023?

Rimangono esclusi dal beneficio della definizione agevolata 2023 (“rottamazione quater”)

i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1°gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022:


  • i carichi relativi a:
      1. recupero somme per aiuti di Stato;

      2. crediti che derivano da condanne della Corte dei conti;

      3. multe e sanzioni che derivino da sentenze di condanna penale;

  • le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (cosiddetti GIA);

  • i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023,
  • all’adozione di uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell’ambito applicativo della misura agevolativa.
 
Ultima modifica:
La domanda di adesione alla rottamazione quater, approvata dalla Legge di Bilancio 2023,
va presentata entro il 30 aprile 2023 con apposita dichiarazione telematica all’Ader (Agenzia delle Entrate-Riscossione).


Dopo la domanda di presentazione entro il 30 giugno l’Ader (Agenzia delle Entrate-Riscossione)
provvederà a dare comunicazione di accoglimento o diniego della domanda.



Le somme dovute a titolo di definizione agevolata possono essere pagate:
  • in un’unica soluzione entro il 31 luglio;

  • a rate (in un massimo di 18 rate di pari importo suddivise in 5 anni) con un tasso di interesse pari al 2% annuo.

Se si sceglie il pagamento rateale, bisogna tenere conto che:

  • la prima (31 luglio 2023) e la seconda rata (30 novembre 2023) avranno importo, ognuna, pari al 10% del debito totale;

  • le successive 16 rate, che cadranno sempre il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni seguenti,
  • avranno pari importo tra loro e saranno maggiorate del 2% annuo con decorrenza dal 1 agosto 2023.
 
Come richiedere il prospetto dei carichi definibili?

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, è disponibile la procedura online,
per la richiesta del prospetto informativo che riporta quali debiti rientrano nella definizione agevolata dei carichi.


Il documento informativo contiene:
  • l’elenco delle cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito che possono essere “definiti”;

  • l’importo dovuto aderendo all’agevolazione.

ll prospetto, può essere richiesto anche da un intermediario (commercialista, consulente del lavoro, avvocato),

utile in quanto consente di ricevere una serie di informazioni indispensabili per identificare i carichi pendenti e la gestione della procedura stessa.
 

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