Il fallimento improvviso della Silicon Valley Bank,
il 18esimo istituto per capitale degli Stati Uniti,
ha fatto agitare i mercati
e le borse mondiali sono crollate a picco dopo l'annuncio.
Ma si registrano adesso due segnali che sembrano aver tranquillizzato gli investitori.
Il primo è quello proveniente dagli Usa, il governo americano, infatti,
ha promesso che tutti i depositi di Silicon Valley Bank saranno rimborsati.
Questa mossa sembra aver arrestato l'emorragia di fiducia a Wall Street.
L'altra notizia ancora tutta da decifrare ma che manda un segnale ai mercati, è relativa alla scelta di Hsbc.
La filiale britannica della Silicon Valley Bank Uk
(per la quale la Bank of England ha chiesto lo stato di insolvenza dopo il crack)
è stata venduta proprio a Hsbc: lo ha annunciato il governo britannico.
Hsbc Holdings plc è uno dei più grandi gruppi bancari del mondo.
È il primo istituto di credito europeo per capitalizzazione,
la sua sede si trova nella Hsbc Tower nei Docklands di Londra.
Intanto la discesa in campo del governo americano,
che ha promesso che tutti i depositi di Silicon Valley Bank saranno rimborsati,
sembra arrestare l'emorragia di fiducia a Wall Street
dove i future scattano, con quelli sul Nasdaq che salgono dell'2%,
tirando la volata all'S&P 500 (+1,8%) e al Dow Jones (+1,2%).
La previsione di una Fed meno aggressiva fa correre anche i bond americani,
con i rendimenti sui Treasury biennali che cedono quasi 20 punti base,
e fa scivolare il dollaro, in calo su tutte le valute e in flessione dello 0,7% con l'euro,
con cui scambia sopra quota 1,07.