VOLEVO DIRE A TIZIANO FERRO CHE SPESSO NON ME LO SO SPIEGARE NEMMENO IO

Nei prossimi giorni, secondo le anticipazioni, il Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni,
dovrebbe discutere martedì 28 marzo un nuovo Decreto
con il quale verrebbero prorogate le scadenze previste dalla Tregua,

introdotta ad ampio raggio dalla Legge di Bilancio 2023.

In particolare, tra le altre scadenze,
vi è l'imminente termine del 31 marzo previsto per errori formali e ravvedimento speciali
per il quale si parlerebbe di slittamento a 30 giungo.

Invece,

per le scadenze per le definizioni delle controversie tributarie,

della conciliazione agevolata e

della rinuncia alle liti in Cassazione

si dovrebbe passare dall’attuale termine per richiesta e primo versamento del 30 giugno al 30 settembre,
con rimodulazione dei termini per le scadenze successive nel caso di pagamento rateale.
 
Inoltre, per il ravvedimento speciale
con cui si versa un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge,
oltre all’imposta e agli interessi dovuti,
il cui termine per il pagamento della prima rata è fissato al 31 marzo 2023
dovrebbe essere fatto slittare al 30 settembre con una rata.

Tutte queste modifiche dovrebbero essere i principali temi del pacchetto
contenuto nel nuovo decreto PNRR in discussione in CdM appunto il 28 marzo.



In tema di tregua fiscale ricordiamo che in data 20 marzo
le Entrate hanno pubblicato la terza del 2023 la Circolare n 6
con ulteriori chiarimenti proprio sulla definizione agevolata introdotta ad ampio raggio dalla legge di Bilancio 2023.


Ti consigliamo di leggere:

Tregua fiscale: tutti i chiarimenti delle Entrate
con gli approfondimenti sui chiarimenti diffusi dalle entrate con i tre documenti di prassi del 2023.
 

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