Alobar
So di non sapere...
25.07.2008: i98mark
A voler assumere un profilo particolarmente prudente, si possono privilegiare gli emittenti con rating più elevato, che abbiano il proprio mercato domestico in uno dei paesi principali della UE e che traggano una quota particolarmente elevata dei propri profitti da attività gestite in regime di monopolio.
E dunque Gas de France, EDF, E.ON sopra a tutti gli altri.
Però un obbligazionista con un profilo di rischio prudente, guardando ad un settore già di suo conservativo quale è quello delle utilities (in cui anche una Enel, che ha un rating A-/negative, e dunque un rating non alto rispetto ad altre emittenti, ha comunque una considerevole presenza dello Stato nell'azionariato...) forse dovrebbe preoccuparsi non tanto del rischio emittente, quanto soprattutto del rischio tassi.
Voglio dire: già chi prende un bond del comparto utility prende un rendimento più basso che se compra, ad esempio, il bond di una primaria casa automobilistica europea (di quelle con i conti abbastanza in ordine...)... se però poi parte l'inflazione ed i tassi europei salgono ulteriormente, ecco che la sicurezza si traduce in un rendimento forse troppo modesto.
Per evitare un rischio tassi particolarmente elevato su emittenti "sicuri" quali le utilities (che quindi rendono poco), meglio tenersi su scadenze corte sul tasso fisso (non eccedenti i 3 anni) oppure passare sul tasso variabile (per il quale ti rimando al 3D sui titoli a tasso variabile curato da Cricket72 e da altri: potrai scegliere fra bond a tasso variabile degli stessi emittenti che vedi qui).
Dunque, a voler mettere insieme le due valutazioni, la combinazione meno rischiosa vede bond di una delle 3 società che indicavo con scadenza entro il 2011 se a tasso fisso, scelti fra quelli nelle tabelle del monitor.
Percentuali in portafoglio: un profilo di rischio medio basso dovrebbe vedere una prevalenza di titoli di stato italiani e di altri primari paesi europei, ed una quota minoritaria (1/3 circa, di bond corporate appertenenti a settori sicuri... una parte di questo terzo potrebbe andare su bond del segmento utility)
---
Trimestrale di Edison, lascio il commento della redazione del FOL, aggiungendo che la maggior parte dell'effetto fiscale che si è tradotto nella riduzione dell'utile netto è generato dalla cd. Robin Tax...
In ogni caso, e salve le verifiche del caso, un incremento dei ricavi di oltre il 20% al quale - escluse componenti di ordine fiscale - avrebbe fatto seguito un utile netto in linea con quello dell'anno precedente dovrebbe indicare una crescita dei costi (magari anche finanziari, imputabili ad un indebitamento accresciuto) superiore a quella del fatturato. Attenderei la pubblicazione della trimestrale per commentare...
Edison: nel I semestre ricavi saliti del 23,5%, utile netto sceso del 60%
Finanzaonline.com - 25.7.08/15:21
Una prima metà dell'anno a due velocità per Edison. Il gruppo elettrico ha chiuso il primo semestre 2008 con ricavi pari a 5 miliardi di euro, in rialzo del 23,5% rispetto ai 4 miliardi del corrispondente periodo del 2007, e un utile netto in calo del 60,2% a 102 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi la setssa società attraverso una nota, specificando che il calo a livello di utile è dovuto a effetti fiscali. L'indebitamento finanziario è stato pari a 2.839 milioni di euro, in aumento di 152 milioni rispetto ai 2.687 milioni di fine dicembre 2007. Alla luce di questi risultati il management ha confermato le previsioni di risultati per il 2008 in linea con quelli dell'anno precedente
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Non la crescita dei costi finanziari, quanto la riduzione della marginalità nel settore idrocarburi e crescita del capex. Riprendo dal Sole 24 h di oggi:
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Il margine operativo lordo (EBITDA) è aumentato del 2,45 nel settore energia ma è calato del 33,7% negli idrocarburi per la dinamica sfavorevole fra prezzi di approvvigionamento, in veloce ascesa, e prezzi di vendita.
Complessivamente il MOL si è attestato a 809 milioni in calo del 10,5% rispetto ad un anno prima.
In calo del 22,7% a 442 milioni il risultato operativo, anche per maggiori ammortamenti e spese di esplorazione e del 27,7% a 337 milioni il risultato ante imposte.
L'indebitamento finanziario netto a fine giugno era di 2,83 mld euro (+ 152 mln da fine 2007) per un rapporto debito/patrimonio netto in calo a 0,36 da 0,41 di un anno prima (0,33 a fine 2007)....
Il settore delle utilities è tradizionalmente considerato il meno rischioso fra i settori del corporate, sia perché molti emittenti godono di rendite di posizione, sia perché più di uno fra questi ha lo Stato nazionale nel proprio capitale sociale.Originalmente inviato da carlo1477![]()
Scusate se mi intrometto.
Volevo chiedervi se fosse possibile stilare una classifica relativa i bond utilities A- AA+ tenendo in considerazione i seguenti aspetti :
rischio
rendimento
situazione economica finanziaria delle società
esposizione
e quale percentuale inserire in un ptf con rischio medio-basso.
A voler assumere un profilo particolarmente prudente, si possono privilegiare gli emittenti con rating più elevato, che abbiano il proprio mercato domestico in uno dei paesi principali della UE e che traggano una quota particolarmente elevata dei propri profitti da attività gestite in regime di monopolio.
E dunque Gas de France, EDF, E.ON sopra a tutti gli altri.
Però un obbligazionista con un profilo di rischio prudente, guardando ad un settore già di suo conservativo quale è quello delle utilities (in cui anche una Enel, che ha un rating A-/negative, e dunque un rating non alto rispetto ad altre emittenti, ha comunque una considerevole presenza dello Stato nell'azionariato...) forse dovrebbe preoccuparsi non tanto del rischio emittente, quanto soprattutto del rischio tassi.
Voglio dire: già chi prende un bond del comparto utility prende un rendimento più basso che se compra, ad esempio, il bond di una primaria casa automobilistica europea (di quelle con i conti abbastanza in ordine...)... se però poi parte l'inflazione ed i tassi europei salgono ulteriormente, ecco che la sicurezza si traduce in un rendimento forse troppo modesto.
Per evitare un rischio tassi particolarmente elevato su emittenti "sicuri" quali le utilities (che quindi rendono poco), meglio tenersi su scadenze corte sul tasso fisso (non eccedenti i 3 anni) oppure passare sul tasso variabile (per il quale ti rimando al 3D sui titoli a tasso variabile curato da Cricket72 e da altri: potrai scegliere fra bond a tasso variabile degli stessi emittenti che vedi qui).
Dunque, a voler mettere insieme le due valutazioni, la combinazione meno rischiosa vede bond di una delle 3 società che indicavo con scadenza entro il 2011 se a tasso fisso, scelti fra quelli nelle tabelle del monitor.
Percentuali in portafoglio: un profilo di rischio medio basso dovrebbe vedere una prevalenza di titoli di stato italiani e di altri primari paesi europei, ed una quota minoritaria (1/3 circa, di bond corporate appertenenti a settori sicuri... una parte di questo terzo potrebbe andare su bond del segmento utility)
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Trimestrale di Edison, lascio il commento della redazione del FOL, aggiungendo che la maggior parte dell'effetto fiscale che si è tradotto nella riduzione dell'utile netto è generato dalla cd. Robin Tax...
In ogni caso, e salve le verifiche del caso, un incremento dei ricavi di oltre il 20% al quale - escluse componenti di ordine fiscale - avrebbe fatto seguito un utile netto in linea con quello dell'anno precedente dovrebbe indicare una crescita dei costi (magari anche finanziari, imputabili ad un indebitamento accresciuto) superiore a quella del fatturato. Attenderei la pubblicazione della trimestrale per commentare...
Edison: nel I semestre ricavi saliti del 23,5%, utile netto sceso del 60%
Finanzaonline.com - 25.7.08/15:21
Una prima metà dell'anno a due velocità per Edison. Il gruppo elettrico ha chiuso il primo semestre 2008 con ricavi pari a 5 miliardi di euro, in rialzo del 23,5% rispetto ai 4 miliardi del corrispondente periodo del 2007, e un utile netto in calo del 60,2% a 102 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi la setssa società attraverso una nota, specificando che il calo a livello di utile è dovuto a effetti fiscali. L'indebitamento finanziario è stato pari a 2.839 milioni di euro, in aumento di 152 milioni rispetto ai 2.687 milioni di fine dicembre 2007. Alla luce di questi risultati il management ha confermato le previsioni di risultati per il 2008 in linea con quelli dell'anno precedente
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Originalmente inviato da i98mark![]()
Trimestrale di Edison, lascio il commento della redazione del FOL, aggiungendo che la maggior parte dell'effetto fiscale che si è tradotto nella riduzione dell'utile netto è generato dalla cd. Robin Tax...
In ogni caso, e salve le verifiche del caso, un incremento dei ricavi di oltre il 20% al quale - escluse componenti di ordine fiscale - avrebbe fatto seguito un utile netto in linea con quello dell'anno precedente dovrebbe indicare una crescita dei costi (magari anche finanziari, imputabili ad un indebitamento accresciuto) superiore a quella del fatturato. Attenderei la pubblicazione della trimestrale per commentare...
Edison: nel I semestre ricavi saliti del 23,5%, utile netto sceso del 60%
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Non la crescita dei costi finanziari, quanto la riduzione della marginalità nel settore idrocarburi e crescita del capex. Riprendo dal Sole 24 h di oggi:
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Il margine operativo lordo (EBITDA) è aumentato del 2,45 nel settore energia ma è calato del 33,7% negli idrocarburi per la dinamica sfavorevole fra prezzi di approvvigionamento, in veloce ascesa, e prezzi di vendita.
Complessivamente il MOL si è attestato a 809 milioni in calo del 10,5% rispetto ad un anno prima.
In calo del 22,7% a 442 milioni il risultato operativo, anche per maggiori ammortamenti e spese di esplorazione e del 27,7% a 337 milioni il risultato ante imposte.
L'indebitamento finanziario netto a fine giugno era di 2,83 mld euro (+ 152 mln da fine 2007) per un rapporto debito/patrimonio netto in calo a 0,36 da 0,41 di un anno prima (0,33 a fine 2007)....
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