Obbligazioni societarie Monitor bond Utilities Europa I (gennaio - luglio 2009)

Stato
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26.11.2008: luke75

26.11.08 08:16 - GdF Suez: conferma target di medio periodo

PARIGI (MF-DJ)--GdF Suez ha confermato oggi i suoi target finanziari di medio periodo, compreso un Ebitda di 17 miliardi di euro entro il 2010.

La societa' francese, nata a luglio dalla fusione di GdF e di Suez, ha poi precisato che intende accelerare il piano di risparmi e di sinergie annunciato ai tempi dell'integrazione. GdF Suez ha anche fatto sapere che per il momento non intende procedere a buyback, almeno fino al prossimo meeting degli azionisti previsto per maggio 2009. Confermato, infine, il piano di investimenti 2008-2010. Liv
 
01.12.2008: i98mark

Tabelle monitoraggio prezzi e rendimenti (gruppo di lavoro: Alobar, Magallo, I98mark).

Solo commento

AVVERTENZE

Balzo in avanti dei bond illiquidi sui mercati retail per le utilities rispetto alla settimana precedente: passiamo da 16 a 24. Per tali bond il prezzo è reso fruibile dalla paziente opera di Massimo S., al quale vanno i consueti ringraziamenti. Per tali bond i corsi esposti in tabella sono quelli ICMA, salvo in un caso, in cui anche sull'ICMA il bond è risultato illiquido, ed il prezzo è di fonte Bloomberg.

Per l'ICMA, si tratta dei seguenti bond: EDF tutti salvo il 2020; RWE 2033; Vattenfall 2011; National Grid 03/2013, 2018 e 2020; Veolia 2012 e 2022; Suez Belgelec 2009, Gie Suez Alliance 2012, Suez Belgelec 2015, GDF Suez 2018; Iberdrola 02/2013 e 2015; Nederlandese Gasunie 2016; Dong 2012 e perpetual; Fortum 2010 e 2013.

Per il BBML si tratta del bond Veolia 2033.

Il prezzo è quello di chiusura per tutti questi bond è quello rilevato sui rispettivi mercati venerdì scorso, non oggi.

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Il periodo monitorato

Già ieri, nel commento relativo alle telecom, avevo sottolineato come i bond illiquidi fossero aumentati di numero rispetto alla rilevazione precedente, chiedendomi se si trattasse di una coincidenza. L'alternativa era che fossimo invece in presenza di un segnale premonitore di un accrescimento della volatilità anche sui mercati obbligazionari: su questi mercati, la volatilità si traduce in ridotta liquidità. Anche l'ampiamento di alcuni bid ask sembra mandare un segnale in questa direzione.

Quanto successo oggi sui mercati azionari USA suona indubbiamente come campanello di allarme sulla possibile intensità di un nuovo ciclo di vendite da deleverage di fine trimestre, e sarebbe il quarto consecutivo.

Se così fosse, va valutato se si confermerà quanto visto nel 3 cicli precedenti: le vendite forzose partono dall'equity e dall'HY, mentre i bond IG vengono interessati per ultimi, specie quelli dei comparti più difensivi.

Anche le vendite sulle utilities, se ci saranno, arriveranno un po' più in là.

Eventuali eventi che generino condizioni aggiuntive di stress sui mercati (default importanti, per intenderci), finiranno indubbiamente per incidere su un tale contesto e potrebbero ricreare condizioni analoghe a quelle post default Lehman (si vende a pioggia tutto il vendibile).

Va tuttavia fatto notare un altro fattore, che contraddice per qualche aspetto quelli precedenti: gli utility bond stanno reggendo molto bene e segnano ancora incrementi di prezzo particolarmente significativi per le società tedesche.

Gli aumenti sono sostenuti probabilmente anche dalle attese di ulteriori riduzioni dei tassi in area euro.

In realtà, sarebbe lecito chiedersi se il differenziale di rendimento fra questi bond ed altri comparti del corporate sia del tutto giustificato alla luce dell'andamento prospettico del business di questi emittenti.

Ma per ora, in un'ottica di flight to quality, con le banche fuori gioco, il mercato non sembra trovare in giro alcunché di più "robusto" delle utilities nell'ambito del corporate e quindi tendenzialmente compra.

Vedremo quanto durerà: un primo indebolimento dei prezzi, se le vendite da deleverage interesseranno anche questo comparto, dovremmo vederlo già prima della metà del mese.

Rilevo ancora due elementi: 1) alla forza generalizzata che mostra il comparto va contrapposta una performance più modesta di issuers dei paesi minori dell'Unione europea o piuttosto più vulnerabili in termini di esposizione debitoria; 2) per il momento, gli esiti più interessanti in termini di andamento dei prezzi si sono visti sui bond di durata media o medio-lunga.
 
09.12.2008: i98mark

Tabelle monitoraggio prezzi e rendimenti (gruppo di lavoro: Alobar, Magallo, I98mark).

Solo commento


AVVERTENZE

Forte situazione di illiquidità quella rilevata questa settimana. Il numero dei bond il cui prezzo sul mercato retail manca o è non significativo rispetto ai corsi che si registrano sui mercati professionali balza a 29 (erano 16 due settimane fa, e 24 la scorsa settimana). Per tali bond è sempre grazie a Massimo S. che si rende possibile recuperare il prezzo. In tali casi, i corsi esposti in tabella sono quelli ICMA, salvo per un bond, in cui anche sull'ICMA il bond è risultato illiquido, ed il solo prezzo disponibile è quello segnato sul mercato svizzero (SWX).

Per l'ICMA, si tratta dei seguenti bond: EDF tutti salvo il 2018; RWE 2014 e 2033; Vattenfall 2011, 2018 e 2024; National Grid 03/2013, 2018 e 2020; Veolia 2012 e 2033; Suez Belgelec 2009, Gie Suez Alliance 2012, GDF Suez 2013, Suez Belgelec 2015, GDF Suez 2018, Gie Suez 2023; Iberdrola 02/2013 e 2015; Nederlandese Gasunie 2016 e 2021; Dong 2012 e perpetual; Fortum 2010 e 2013.

Per il bond con prezzo sullo SWX, si tratta della Solon cv 2012.

Il prezzo è quello di chiusura per tutti questi bond è quello rilevato sui rispettivi mercati oggi (il rilevamento in ora tarda ha reso possibile darvi direttamente i prezzi ICMA odierni).

A questi bond vanno aggiunti anche gli Enel e l'Edison in tabella, in quanto il non funzionamento del sito di Banca IMI ha impedito di rilevare prezzi di fonte EuroTLX: anche qui si è fatta la scelta dell'ICMA.

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Il periodo monitorato

Oggi i prezzi di questi bond sono calati, e non marginalmente (occhio sempre al prezzo in ask) per la gran parte di loro. Fanno eccezione soltanto i bond più lunghi, dai 10 anni in su, per i quali si è assistito a qualche scommessa rialzista che era mancata o era stata di una certa modestia nelle settimane in cui sulle altre durate si era assistito ad una ripresa.

Il calo segnalato è ancora più marcato se si considerasse il dato odierno mettendolo a confronto con quello di venerdì, piuttosto che con quello della settimana scorsa.

Si moltiplicano inoltre i segnali già rilevati la scorsa settimana: liquidità in contrazione sui mercati retail, spread bid ask in ampiamento sulla gran parte dei bond, difficoltà a fare prezzo, come già visto.

Sono i segnali che hanno preceduto le vendite nei trimestri antecedenti a questo, e tuttavia i mercati azionari continuano a dare mostra di forza e sembrano intenzionati a procedere nel rimbalzo. I prossimi giorni sveleranno questo piccolo arcano.
 
15.12.2008: i98mark

Tabelle monitoraggio prezzi e rendimenti (gruppo di lavoro: Alobar, Magallo, I98mark).

Solo commento

AVVERTENZE

La situazione non differisce granchè da quella segnalata con riferimento ai telecom bonds con riguardo alla liquidità, nel senso che anche questa settimana il numero dei bond il cui prezzo sul mercato retail manca o è non significativo rispetto ai corsi che si registrano sui mercati professionali resta molto elevato, a quota 31 (contro i 29 della scorsa settimana ed i 16 di 3 settimane fa). Si confermano d'obbligo i ringraziamenti a Massimo S. che consente in questi casi di recuperarne il prezzo. Per questi bond, i corsi esposti in tabella sono quelli ICMA, salvo per un paio di bond per i quali anche sull'ICMA si sono verificate condizioni di illiquidità, ed i prezzi disponibili sono stati quelli segnati rispettivamente su Bloomberg e sul mercato svizzero (SWX).

Per l'ICMA, si tratta dei seguenti bond: EDF 10/2010, 2016, 2018, 2020; RWE 2014 e 2018; Vattenfall 2018 e 2024; National Grid 03/2013, 2018 e 2020; Veolia 2012 e 2033; Suez Belgelec 2009 e 2010, Gie Suez Alliance 2012, GDF Suez 2013, Suez Belgelec 2015, GDF Suez 2018, Gie Suez 2023; International Endesa 2013; Iberdrola 02/2013, 2015 e 2018; Nederlandese Gasunie 2016 e 2021; Dong 2012 e perpetual; Fortum 2010 .

Per il bond con prezzo sullo SWX, si tratta della Solon cv 2012.

Per il bond con il prezzo Bloomberg, si tratta del RWE 2033.

I corsi per questi bond sono quelli rilevati alla chiusura di venerdì scorso per i prezzi ICMA e Bloomberg, quello rilevato alla chiusura odierna per il prezzo di fonte SWX.

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Il periodo monitorato

Ancora contrazione della liquidità per gli utility bond sui mercati retail seguiti nel monitor, in una situazione tale per cui, soprattutto per gli emittenti minori ed i bond lunghi, spread bid ask a doppia cifra o quasi paiono essere più la norma che l'eccezione.

E sono soprattutto gli ask di Francoforte, Stoccarda ecc. a collocarsi diversi punti percentuali al di sopra di quelli ICMA, una volta che si escludono dal novero i soli bond di E.On e di un paio di altre utilities tedesche (peraltro, nemmeno tutti i bond di queste altre utilities)

Va precisato che i bond monitorati sull'EuroTlx mi sono parsi costituire una felice eccezione, nel senso che ho constatato un tendenziale allineamento fra prezzi sul mercato retail e prezzi su ICMA e BBML, con differenze abbastanza contenute.

In una situazione quale quella segnalata, i prezzi hanno tuttavia continuato a mostrare una certa tenuta: se non sono mancati taluni cali, più marcati per utilities minori e titoli a scadenza media e lunga, per i bond più liquidi (con i titoli di E.On ed Enel sopra tutti gli altri) vanno segnalati ancora prezzi in salita, talvolta sostanziosa specie sulle scadenze corte e medio corte.

Poiché è da attendersi che le condizioni rilevate in ordine alla liquidità non migliorino nelle settimane a venire, vedremo se l'illiquidità si tradurrà anche in una flessione dei prezzi più consistente e generalizzata.
 
16.12.08: luke75

EdF: vicina a takeover 50% div. Constellation (fonti)

PARIGI (MF-DJ)--Electricite de France e' vicina all'acquisizione del 50% della divisione nucleare del gruppo statunitense Constellation Energy.

E' quanto rivelano alcune fonti informate. La transazione, se confermata, rappresenterebbe una grande sconfitta per MidAmerican Energy, che in precedenza aveva presentato un'offerta per acquisire l'intera Constellation. Offerta che andrebbe a monte in caso di accordo tra Constellation e EdF. EdF ha offerto 4,5 miliardi di dollari per il 50% della divisione che opera nel settore dell'energia nucleare, mentre MidAmerican Energy ne aveva offerti appena 4,7 miliardi per acquistare tutto il gruppo. cs

(END) Dow Jones Newswires
 
22.112.2008: lorenzov1963

EDF continua la campagna di acquisizioni:

Of DOW JONES NEWSWIRES
LONDON (Dow Jones)--Electricite de France SA (1024251.FR) said Monday that the European Commission has approved its acquisition of U.K. nuclear power generator British Energy PLC (BGY.LN) provided that EDF divests certain assets.

The commission's approval is "conditional upon EDF's commitment" to divest two power plants in the U.K., to sell certain minimum volumes of electricity on the U.K. wholesale market and to divest a site potentially suitable for building a new nuclear plant, the commission said in a statement.
The new, merged company will also end one of the three grid connection agreements with the National Grid in the U.K.
Dow Jones Newswires
 
28.12.2008: i98mark

Tabelle monitoraggio prezzi e rendimenti (gruppo di lavoro: Alobar, Magallo, I98mark).


AVVERTENZE

Complice anche una data di rilevazione dei prezzi non proprio felicissima (imposta da ragioni di forza maggiore...
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) la situazione della liquidità continua a mostrarsi come nelle settimane precedenti, anzi peggiora decisamente. Resta elevato il numero dei bond il cui prezzo sul mercato retail manca o è non significativo rispetto ai corsi che si registrano sui mercati professionali: siamo nell'ordine della trentina di unità.

Emergono anche situazioni di divergenza marcata fra prezzi su mercati professionali differenti (ICMA e Bloomberg).

E' sempre in virtù dell'opera di Massimo S. che si rende possibile la rilevazione dei prezzi in questi casi. Per tali bond, i corsi esposti in tabella sono stavolta tutti di fonte ICMA.

Si tratta dei seguenti: EDF 10/2010, 2016, 2018, 2020; E.ON 2013; RWE 2014 e 2018; Vattenfall 2018 e 2024; EWE 2014; National Grid 03/2013, 2018 e 2020; Veolia 2012, 2020, 2022 e 2033; Suez Belgelec 2009 e 2010, GDF Suez 2013, Suez Belgelec 2015; Iberdrola 02/2013 e 2015; Nederlandese Gasunie 2016 e 2021; Hera 2016; Dong 2012; Fortum 2010 .

I corsi per questi bond, come per gli altri monitorati, risalgono alla chiusura del 23/12.
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Il periodo monitorato

A fronte di una liquidità che continua a mostrarsi contratta, i prezzi dei bond del comparto aumentano, e non di poco.

Di più, mentre nella rilevazione precedente gli incrementi avevano riguardato prevalentemente i bond più liquidi, adesso sono generalizzati e si sono consolidati in particolare proprio nel giorno dell'antivigilia.

Dunque, all'atto pratico, niente deleverage, come invece mi aspettavo, anzi acquisti, magari con volumi sottili, ma pur sempre acquisti. Peraltro, l'analisi tecnica (che se correttamente adoperata, offre uno strumento di interpretazione dei mercati e dei titoli, anche obbligazionari, insieme con altri strumenti a formare un utile mix) suggerisce che per alcuni di questi bond per lo meno possano esserci nel breve termine ulteriori prospettive rialziste.

Se si considera che le vendite hanno invece continuato ad interessare il mercato azionario per il quale, almeno ad oggi, il cd. "rally natalizio" non si è manifestato affatto, sembrerebbe a prima vista di trovarsi in una situazione abbastanza classica del rapporto equity/bonds.

Alle soglie di una fase di acuirsi della recessione, alla debolezza dell'equity fa da contraltare la ripresa dei prezzi dei bond, assistita da quei cali dei tassi che pure contraddistinguo di norma questa fase, in virtù dello spegnersi delle tensioni inflazionistiche.

Se così fosse (e non è da escludere che così sia) lo scenario sarebbe quello di una recessione qualunque, soltanto - per così dire - molto più accellerato di quanto si è visto normalmente.

Le tensioni inflazionistiche, forti ancora fino a fine estate (e tali da far parlare di stagflazione in essere) si sono spente di botto come fall out della deflagrazione di Lehman Brothers: in uno scenario da day after, il cash è emerso come signore incontrastato sulla scena, accompagnato da un flight to quality da paura, con una corsa generalizzata ai titoli di stato, "corti" e "sicuri" e la dismissione di praticamente tutto il resto quale effetto del richiamo immediato della liquidità da parte delle banche verso gli operatori esposti a leva sui mercati finanziari.

Sarebbe successo in 3 mesi ciò che in circostanze normale viene realizzato con molta più gradualità e comunque in maniera meno intensa: una sorta di film proiettato troppo velocemente.

E' ben possibile che in questo scenario gli operatori professionali abbiano cercato di migliorare, utilizzando gli ultimi giorni dell'anno disponibili, le performance di rendimento dei fondi obbligazionari investiti nel corporate IG o abbiano comunque scorto nei prezzi una occasione di acquisto in vista di uno scenario macro in cui i PIL nazionali europei potrebbero conoscere un declino significativo nel trimestre in essere e per un paio di trimestri a venire.

Restano tuttavia delle incognite, nel tentativo di guardare un po' più avanti.

Il deleverage non dovrebbe essere concluso, e non può escludersi che torni a riguardare anche i titoli obbligazionari societari, specie con una stagione di default corporate, oggi alle porte, che si prefigura come piuttosto intensa...

Sono in arrivo massicce emissioni di bond bancari corti garantite dai governi centrali europei: chi cerca qualità sarà invogliato a muovere in questa direzione e, in condizioni di liquidità temporaneamente carente sui mercati, gli altri emittenti corporate si troveranno a fronteggiare la concorrenza (poco leale) delle banche.

In una prospettiva di più ampio respiro, andrà tenuta d'occhio la consistenza dei programmi di spesa pubblica: prima o poi, con tassi a livelli infimi quali quelli attuali e programmi di sostegno che potrebbero estendersi dalle banche alla finanza, dalla finanza ai campioni nazionali aziendali e via scendendo, il timore di una ripartenza significativa dell'inflazione non va del tutto trascurato, specie per chi non fa del trading obbligazionario il proprio pane, e cerca di investire con un respiro più ampio.

Tovate come sempre il file sul sito ventimaggio gestito da Maino nei prossimi giorni...

http://digilander.libero.it/ventimag...i%20files.html
 
Partiamo con la tabella riepilogativa dei prezzi, come al solito divisa in 3 parti: questa la prima parte...

1231432500utilitibond1.gif
 
Stato
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