OGNUNO DI NOI HA VISSUTO QUALCOSA CHE L'HA CAMBIATO PER SEMPRE

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov,

ha rivelato ai reporter un dettaglio sul presidente russo:

a volte Putin “scherza” sugli allarmi degli Usa e dell’Alleanza circa un’ipotetica invasione russa in Ucraina,

e “ci chiede di controllare se hanno pubblicato l’ora esatta in cui comincerà la guerra“.



Peskov ha inoltre aggiunto:

“Per noi è impossibile capire la follia di questa informazione maniacale”

da parte degli americani.
 
Sospeso e senza stipendio.

Ma per nulla intenzionato a cedere.

Anzi.

Lotta più che mai e lo fa con il gesto simbolico più forte: lo sciopero della fame.

Dopo la protesta dei genitori no vax di fronte alla scuola media De Andreis,
dopo il prof di Storia e Filosofia dell’Einstein che ha deciso di occupare il liceo contro la Dad obbligatoria per gli studenti non vaccinati,
un altro professore scende sul piede di guerra a Milano contro il vaccino anti Covid.

Si tratta di Lorenzo, 60 anni, docente di violino, che – come racconta il Corriere – si è presentato, come al solito,
lunedì mattina prima del suono della campanella, puntuale per l’inizio delle lezioni nella scuola media a indirizzo musicale in cui insegna:
l’Istituto comprensivo Franceschi di via Cagliero.

Ma, invece di varcare i cancelli, ha sistemato una sedia e un cartellone sul marciapiede ed è rimasto lì fino alle 14.30, orario d’uscita degli alunni.

1644999895387.png


"Ci tengo però a dire che non sono un no vax: sono contro questo vaccino che è sperimentale, tutti gli altri li ho fatti”
 
“L’insegnante che difende la propria libertà e i propri diritti è criminalizzato e discriminato come ai tempi delle leggi razziali”.
 
Dalle aule di tribunale arrivano altri colpi
alle strategie discriminatorie adottate dal governo negli ultimi mesi per contrastare la pandemia,
pensate per rendere di fatto la vita impossibile ai non vaccinati e privarli persino del diritto al lavoro.

Il Tar della Lombardia ha infatti sollevato una questione di legittimità
sul decreto con il quale l’esecutivo Draghi ha vietato ai sanitari non vaccinati
non solo di entrare a contatto con i pazienti, ma anche di seguirli a distanza, tramite telelavoro.

Una decisione arrivata al termine del caso sollevato mesi fa da una psicoterapeuta No vax.


La donna era stata sospesa dall’ordine degli psicologi
e le era stato impedito di lavorare a contatto con i pazienti.

Come spiegato, l’ordine aveva deciso infatti di applicare il decreto 44 dell’aprile 2021:
la norma sospende i sanitari non vaccinati dalle attività sanitarie che
“implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio”.

La dottoressa a quel punto aveva interrotto le sedute con i pazienti scegliendo di seguirli a distanza, con degli incontri telematici.


Il 22 dicembre, contro la dotteressa era però arrivata un’altra sanzione:

applicando il nuovo decreto legge 172 del 26 novembre 2021,
l’ordine le aveva impedito anche il lavoro a distanza,
visto che la norma prevede per i sanitari non vaccinati

“l’immediata sospesione dall’esercizio della professione” senza distinzioni.


Stremata, la donna aveva deciso di rivolgersi al Tar,
che alla fine le ha dato pienamente ragione,
permettendole così di tornare alle sedute telematiche con i suoi pazienti.


I giudici hanno anche sollevato una questione di legittimità costituzionale sul decreto 172.

Una notizia che arriva a poche ore da un’altra, altrettanto importante:

un altro Tar, quello del Lazio, ha disposto con due decreti monocratici
il reintegro in servizio e il pagamento dello stipendio di alcuni agenti penitenziari
e membri delle forze dell’ordine che continuano a rifiutare di sottoporsi alla vaccinazione.
 
Che i numeri di morti per Covid siano sballati è, ormai, il proverbiale segreto di Pulcinella.

Tanti virologi hanno chiesto nelle ultime settimane una modifica ai criteri di classificazione dei decessi,
sostenendo come i dati siano stati fin qui gonfiati.

Altri, invece, hanno sottolineato come a non tornare siano le cifre dei reali decessi collegati al vaccino.


Un problema più che mai attuale,
come è facile capire dando una semplice occhiata all’ultimo rapporto Aifa dedicato agli eventi avversi legati alla somministrazione dei vaccini:

un documento all’interno del quale un terzo dei morti viene catalogato come “cause indeterminate o inclassificabili”

e un altro terzo scartato perché l’algoritmo dell’Agenzia non riscontrava nessi con l’inoculazione.



Le stranezze contenute nel dossier sono evidenti.

Per esempio, il fatto che non sia stata inserita tra i casi di correlazione morte-vaccino la giovanissima Camilla Canepa,
drammaticamente scomparsa qualche giorno dopo aver preso parte a un Open Day AstraZeneca.

Una storia, la sua, che aveva scosso l’Italia.

E che si è chiusa nelle scorse settimane con una perizia della Procura che ha accertato come la giovane,
deceduta all’ospedale di Lavagna in Liguria, non soffrisse di alcuna patologia.

La morte, quindi, è da ricondurre soltanto alla vaccinazione, secondo i periti.

Eppure, il suo nome non compare nel report dell’Aifa.

Com’è possibile? Semplice.

L’algoritmo prende in considerazione soltanto persone decedute entro 14 giorni dall’inoculazione.

Camilla, morta 16 giorni dopo il vaccino, non è così stata conteggiata.



Le note a margine del dossier specificano:
“223 segnalazioni sono state escluse perché il decesso avveniva oltre le due settimane
o perché non era possibile calcolare l’intervallo temporale tra la vaccinazione e il decesso”.

Un sistema di calcolo evidentemente sbagliato,
che tiene conto soltanto di chi muore a stretta distanza dalla somministrazione.


Gli altri vengono invece puntualmente esclusi, falsando il risultato finale.
 
Ahahahahah poi abbiamo gli "esperti"......ahahahahahah
che non hanno ancora capito che il virus contagia tutti
ed al chiuso...ancora di più. Poverino.

Come d’altronde è difficile fidarsi di istituzioni che continuano a fornire false informazioni agli italiani.

Di recente, per esempio, il consigliere del ministro Speranza Walter Ricciardi ha spiegato,
ospite nel salotto tv di Fabio Fazio:

“I Green pass ci consentono di frequentare gli ambienti al chiuso,
che sono quelli più rischiosi, in maniera sicura”.



Chi vuole evitare guai, farebbe meglio a non dargli retta.
 
1645000707779.png


La linea gialla è l'ITALIA.

Quella verde è la Germania
 

Allegati

  • 1645000690888.png
    1645000690888.png
    40,1 KB · Visite: 55
Ad ottobre dichiarava questo :

"Questa pandemia durerà mesi se non anni.
In presenza di un vaccino sicuro e protettivo che lo Stato dà gratuitamente,
somministrato già a miliardi di persone nel mondo,
non è pensabile fare due tamponi a settimana.
Il green pass dovrebbe essere dato solo ai vaccinati, lo dico da tempo, ma ci arriveremo".
 
Ahahahahah "il green pass serve a proteggere i non vaccinati"
Riuscite a capire la grande presa per il kulo ?
Le farloccherie dette da chi fa finta di non sapere
che il virus prende tutti - vaccinati e non vaccinati -
ed un positivo asintomatico con green pass CONTAGIA TUTTI
alla stessa stregua di un non-vaccinato.



Scontro rovente a “L’aria che tira” (La7) tra Walter Ricciardi,
consulente del ministro della Salute Roberto Speranza nella gestione della pandemia,
ed il vicedirettore de La Verità, Francesco Borgonovo,
che attacca il medico sul super green pass obbligatorio al lavoro per gli over 50 in vigore da oggi.

Ricciardi puntualizza che le restrizioni sono necessarie,
altrimenti rischiamo di vivere “il giorno della marmotta per il terzo anno”.

Borgonovo protesta:

“Più che il giorno della marmotta questo è il giorno della vergogna,

perché ci sarà oltre un milione di persone che perderanno il lavoro

e verranno probabilmente ridotte alla fame.

E senza nessuna ragione scientifica,

perché se Ricciardi guardasse i dati,

si renderebbe conto che siamo l’unico Paese al mondo che ha queste misure”.



Poi cita il caso dell’Inghilterra, che ha meno morti per milione di abitanti rispetto all’Italia.


L’Inghilterra calcola i morti in modo completamente diverso da noi.

Se li calcolasse come noi, avrebbe il doppio dei morti.
”.


Borgonovo ribatte ripetutamente che non è vero e il medico risponde:
Lei fa affermazioni destituite di ogni fondamento scientifico.
Allora, mi scriva le sue domande e io le rispondo per iscritto”.


Il giornalista ribadisce ancora la sua contrarietà al super green pass obbligatorio per gli over 50:

“Dice che è una misura finalizzata a proteggere i non vaccinati?

Prima era per proteggere i vaccinati e adesso i non vaccinati?


Li proteggiamo togliendogli lo stipendio?

Fantastico”.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto