OGNUNO DI NOI HA VISSUTO QUALCOSA CHE L'HA CAMBIATO PER SEMPRE

Solo che stavolta i sussidi non arriveranno,
perché stavolta dovrebbero intervenire i portafogli degli immunizzati.

Oggi nessuno è in grado di dare una risposta al vuoto pneumatico che avvolge i locali e in generale le attività commerciali italiane.

Insomma gli eroi hanno tradito l’economia,
perché non hanno ancora oltrepassato la soglia dei social e delle finestre,
da dove – fieri pretoriani degli influencer da salotto televisivo –
hanno lanciato invettive per due anni contro quei luridi egoisti dei… no-vax.

Locali vuoti, dove sono gli eroi che volevano tornare alla vita di prima?


intanto la mano invisibile del mercato…

Ristoranti nei centri storici, vuoti alle 21:00 di sabato
sono la dimostrazione plastica dell’errore nella scelta del target commerciale fatta dagli esercenti.

Schierandosi per il controllo all’ingresso sui clienti, invece che al fianco degli stessi,
hanno di fatto scommesso sul cavallo perdente:

quello dei cittadini con l’elevato senso civico che si sono gettati a pesce sul green pass pur di “tornare subito alla normalità”.

E allora: eccovi servita la normalità.


Una scommessa persa perché fatta su un segmento di mercato che,
anche seppur doppiamente e triplamente obliterato, ha tradito la promessa,
preferendo mantenere il senso di auto conservazione: la paura di morire se va al ristorante.


Scommettitori e cavallo perdente che dimostrano, certificato dai risultati economici,
quanto sia elevato il reale livello della loro fiducia nella scienza.

Dove sono gli eroi che dovevano riempire i locali?


Ma noi ce ne faremo una ragione.

L’evoluzione del sistema si basa anche sulla sostituzione del vecchio modo di fare impresa con imprenditori migliori.

Quindi, vista la ghiotta prospettiva, non ci resta che attendere fiduciosi.


Ne usciremo migliori, dicevano.


Chi sopravviverà, vedrà.
 
Il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni, italiano,

ha affermato di non vedere alcun motivo

per cui i governi introducano gli obblighi vaccinali contro il coronavirus,

dato il calo nella la gravità della pandemia.



La discussione sulla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 ha avuto la sua giustificazione mesi fa“,
ha detto Gentiloni ai quotidiani tedeschi ripresi da DW


Ma non credo che ora sia il momento di discutere della vaccinazione obbligatoria”.


Sarebbe interessante sapere se parlasse a nome della Commissione.

Ha notato la diminuzione generale dei decessi e dei ricoveri in tutta l’Unione europea.


Siamo sulla stessa strada per allentare le restrizioni, paese per paese“, ha affermato il commissario.


Ha sottolineato di non essere contrario in linea di principio alle vaccinazioni obbligatorie.

Però, intanto inizia a fare retromarcia…


Gentiloni ha poi citato la vaccinazione contro il morbillo,
dimostrando di non avere un’idea di quello che sta succedendo,
ammettendo che, comunque, la responsabilità della decisione è dei governi.


Sarebbe divertente sapere, a questo punto,

perché il suo compagno di merende Speranza faccia partire l’obbligo vaccinale per gli over cinquanta da domani.


Se perfino i commissari ammettono sia inutile, abbiamo un ministro che vuole essere più realista del Re.
 
Contrariamente a quanto si possa pensare,
per trasferire foto da PC a iPhone e viceversa
l’unica strada da percorrere non è iTunes.

L’applicazione messa a disposizione degli utenti Apple
è nata proprio per favorire la sincronizzazione dei file multimediali,
tuttavia esistono altri strumenti meno impegnativi che consentono di raggiungere lo stesso scopo, anche in meno tempo.


Capita spesso, ad esempio, di voler importare o esportare alcuni file dal computer al telefono,
così come di scaricare foto da iPhone a PC per poterle visualizzare su uno schermo più grande
e utilizzarle nell’ambito in modi diversi, anche lavorandole con un programma di grafica professionale.


La soluzione migliore per effettuare queste procedure in sicurezza e rapidamente
è il software Dr.Fone creato da Wondershare, un programma completo per gestire il telefono in modo ottimale
e rendere il proprio device una risorsa performante a trecentosessanta grado.


Utilizzabile su dispositivi mobili iOS e Android,
Dr.Fone rappresenta lo strumento ideale per trasferire foto e dati tra iPhone, iPad e computer,
rispondendo in modo efficace alle necessità di chi cambia spesso telefono alla ricerca del dispositivo di ultima generazione.

Il software permette di trasferire dal computer al nuovo telefono tutti i file privati, come video e foto personali,
ma anche di passare documenti e altri file usati in ambito professionale.

Dr.Fone si caratterizza per numerose funzionalità che comprendono anche la risoluzione di diversi problemi,
tra cui la perdita dei dati e i malfunzionamenti di sistema.

Tra le funzioni più apprezzate dagli utenti, ad esempio,
compaiono il recupero dati telefono e il Gestore Telefono sia nella versione per Android sia nella variante creata per i dispositivi iOS.
 
Ahahahahahahahahahahah


L’ex presidente Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione durissima sabato,
dopo che il consigliere speciale John Durham ha dichiarato il tentativo del comitato elettorale di Hillary Clinton
di infiltrarsi nella campagna di Trump e nei computer della Casa Bianca,
questo al fine di costruire finte prove di una sua collusione con la Russia
.

L’ultima denuncia del consigliere speciale Robert Durham fornisce prove indiscutibili
che la mia campagna e la mia presidenza sono state spiate da agenti pagati dalla campagna di Hillary Clinton
nel tentativo di sviluppare un collegamento completamente inventato con la Russia
“,
si legge nella dichiarazione di Trump.


A questo link tutta la denuncia di Durham

L’11 febbraio 2022, Durham ha presentato una denuncia relativa ai possibili conflitti di interesse nel caso Michael Sussmann.

Sussmann era stato accusato di aver rilasciato false dichiarazioni all’allora consigliere generale dell’FBI James Baker
in merito ai falsi collegamenti fra Alfa Bank e organizzazione Trump.

La base della mozione è che l’attuale legale di Sussmann, Latham & Watkins LLP (Latham)
potrebbe avere un conflitto di interessi perché Latham aveva precedentemente rappresentato Perkins Coie e Mark Elias “in questa indagine”.

Si afferma che Latham “probabilmente possiede una conoscenza riservata sul ruolo di Perkins Coie e opinioni riguardanti le attività passate di Sussmann”.

Inoltre lo studio Latham stava anche rappresentando la campagna elettorale di Hillary Clinton.

Gli interessi verso Clinton e Perkins Coie potrebbero guidare il caso Sussmann, è questa l’accusa di Durham.


Perché ci sarebbe un conflitto?

Durham sta istruendo un processo contro Clinton
e l’organizzazione della sua campagna elettorale “Hillary per l’America”.

Sussmann, insieme a Rodney Joffe, avrebbero utilizzato i dati interni
dell'”Ufficio esecutivo del Presidente degli Stati Uniti” per finalità politiche,
creando il finto caso Alfa Bank – Trump organization”, subito rilanciato dalla Clinton,
ma che era una bufala completa.

Per far questo avrebbero infiltrato i computer della Casa Bianca e della Trump Tower.



Jake Sullivan intentionally sabotaged relations with Russia by pushing a false flag story that his own team fabricated. Now he is National Security Advisor, tasked with advising the president on dealing with Russia. How is that even possible? Where is the media? https://t.co/y5KpjbH2vb
— Hans Mahncke (@HansMahncke) February 13, 2022




Insomma un grande scandalo, appena partito legalmente e che giungerà in tribunale presto, che coinvolge tutta l’organizzazione Clinton.

Le accuse sono pesanti, non hanno nulla da invidiare a quelle che portarono alle dimissioni di Nixon.

I Dem hanno costruito false accuse infiltrando i computer della Casa Bianca.


Vedremo se questa volte la FBI andrà fino in fondo.
 
A Mezz’ora in Più il ministro della Salute Roberto Speranza era particolarmente in forma:

la cuvra dei contagi, dei ricoveri e dell’occupazione delle terapie intensive è in calo
e questo, ovviamente, non è dovuto a Omicron o all’andamento naturale dell’epidemia,
ma alla sua opera indefessa.

Siamo sicuri che misure essenziali, come l’uso della FFP2 sui treni, magari tenuta in tasca per una settimana,
o il distanziamento negli stadi (ma non nei teatri) saranno state alla base del suo successo.


Ma la notiziona è un’altra:

il Ministro si è premurato di annunciarci che, dopo una lunga lotta con il coltello fra i denti in Consiglio dei Ministri,
è riuscito ad ottenere il Bonus Psicologo per tutti gli Italiani. EVVIVA!!


Come buttare soldi per curare le conseguenze e non le cause.

Eppure curare le seconde sarebbe semplice:

basterebbe che questi confusi mentali senza scrupoli,

senza competenze e senza ripensamenti

sparissero dai radar

e dignitosamente lasciassero i loro usurpati incarichi.


Gente alla quale stiamo già pagando obtorto collo il bonus psichiatria.

Speriamo lo usino.


"Dobbiamo rafforzare assistenza in tema di salute mentale. Uno di questi ambiti è legato al bonus di assistenza psicologica, penso che daremo un segnale nel milleproroghe. Stiamo lavorando a sostegno non solo per i ragazzi, ma anche più largo" @robersperanza #bonuspsicologo pic.twitter.com/TQKoHxS07P

— Mezz'ora in Più (@Mezzorainpiu) February 13, 2022




Certo, il governo ci assicura un Bonus Psicologo perché, di fronte alle difficoltà che lui stesso ha creato, la gente non impazzisca.

Così chi perde il lavoro perché non vuole vaccinarsi e patirà la fame
lo potrà fare comodamente seduto sul divanetto dello psicologo.


Il passo successivo sarà il bonus estintori per coloro che, magari, sono così disperati da volersi dare fuoco?


Gli siamo molto grati e, da degno popolo di Fantozzi, gli esprimiamo sentitamente la nostra gratitudine.








(Certo, c’è un grosso rischio: che lo psicologo consigli di “Identificare e eliminare le cause dello stress”.

Allora si che per il buon ministro sarebbero dei guai!)
 
Ci sono delle stranezze in quello che sta accadendo ora:

dalla crisi Ucrania, spuntata praticamente dal nulla dall’elezioni di Biden,

sino all’insistenza maniacale per i vaccini.


Sono fatti quasi straordinari, che nel passato non si erano potuti osservare.

Sembra un momento di impazzimento collettivo
che è iniziato con l’elezione di Biden,e il governo dei Dem alla Casa Bianca.


Però se ci fosse una spiegazione molto semplice?

Magari si tratta solo di un caso,
ma se seguissimo il denaro che in passato è andato a finanziare la Fondazione Clinton,
che era al centro degli affari legati al partito Democratico?


UCRAINA.
Nel 2015 vengono rese note una serie di email che rendono evidente le fonti di finanziamento della Fondazione Clinton.
Ne parla perfino il Wall Street Journal, che ne fa un articolo.
Fra i finanziatori ci sono Stati, miliardari, società private.
Ne nasce la seguente tabella che copre le donazioni fra il 2009 e il 2014…



clinton-gifts.jpg



Gli Ucraini erano stati i maggiori finanziatori della Fondazione Clinton.

Però l’Ucraina non è particolarmente ricca, non è l’Arabia Saudita.

Non è che tutto questo ebbe un’influenza sui fatti che portarono a Maidan,
al cambio ai vertici ucraini avvenuto proprio in quegli anni
ed alla crisi nel Donbass e della situazione attuale?


Senza considerare che Hunter Biden aveva degli stretti collegamenti con l’Ucraina.


PFIZER.
Tra le aziende che hanno donato in modo massiccio alla Fondazione Clinton,
oltre ai dignitari stranieri, vi erano società multinazionali.

Fra queste una delle maggiori era, guarda caso, proprio la Pfizer,
che aveva donato somme fra gli uno ed i cinque milioni soprattutto, in quel momento,
per supportare le sue ragioni sui diritti intellettuali legati ai farmaci.


Non sarebbe strano se certi contatti fossero proseguiti, e si spiegherebbero molto cose, anche per i contatti fra i Biden e i Clinton.


Ovviamente tutto ciò è perfettamente casuale.

Non c’è nessuna correlazione con quanto sta accadendo.


Nessuna.
 
Sul prolungamento dell’abominevole green pass il governo cala il suo asso,

e lo fa attraverso l’ex forzista Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute,

in una lunga intervista rilasciata all’emittente radiofonica Rtl,

in cui annuncia l’intenzione di prolungare, almeno per gli over 50,

il lasciapassare ben oltre la prossima primavera.



Tant’è che IlTempo.it ha perfettamente azzeccato il titolo di un suo relativo articolo:

“Niente ferie estive per il green pass: il governo lo vuole anche dopo il 15 giugno” .


Immaginando di star affrontando una apocalisse senza precedenti,
Costa è partito dal falso e strumentale presupposto delle pressioni
– quasi inesistenti attualmente – esercitate dai malati di Covid-19 sugli ospedali:


Dobbiamo in tutti i modi cercare di ridurre la platea di non vaccinati,
coloro che occupano prevalentemente le terapie intensive sono loro
e non possiamo permettercelo perché dobbiamo dare l’opportunità agli ospedali di continuare con le attività ordinarie.”


Da qui ne consegue, secondo l’esponente di Noi con l’Italia – partitello fondato e diretto da Maurizio Lupi – ,
l’esigenza imprescindibile di prolungare a tempo indeterminato il lasciapassare sanitario per chi ha più di 50 anni:

“Sull’obbligo del green pass rinforzato degli over 50 dobbiamo essere rigidi,
andando anche oltre la scadenza del 15 giugno. Siamo convinti della scelta presa e dobbiamo assolutamente tenere il punto.”


Ora, che chi abbia deciso di incatenarsi, per un puro tornaconto elettorale,
alle misure sanitarie più pazze e repressive d’Occidente sia convinto di salvare la faccia ci può stare.

Tuttavia, che egli sia altrettanto, profondamente persuaso della estrema efficacia delle stesse misure è molto difficile da credere.

In realtà, oramai circa il 90% della popolazione è vaccinata
e nelle fasce d’età obbligate a farlo
sono circa un milione a quattrocentomila soggetti ai quali, attenzione, vanno però sottratti,
e non sono pochi, tutti coloro i quali sono affetti da patologie che ne impediscono la somministrazione del vaccino.


Mentre per ciò che concerne le citate pressioni sugli ospedali,
segnalo che i ricoveri per o con il Covid-19
(e la differenza oramai non è più una semplice sfumatura)
sono quasi in caduta libera,
con poco più di 1.100 terapie intensive occupate su quasi 10 mila posti letto,
malgrado siamo ancora in pieno inverno.


E forse sarà anche in base a questa obiettivamente tranquillizzante situazione che
qualcuno si è più volte espresso per una rapida e totale eliminazione di uno strumento di controllo sociale
che non avevano neppure in Unione sovietica.


Ma dato che viviamo in burocratilandia,

in cui non c’è mai nulla di più definitivo di ciò che viene presentato come provvisorio,

soprattutto quando esso giova a ben strutturati gruppi d’interesse,

sarà veramente durissima toglierci il green pass dalle scatole una volta per tutte.
 
Negli ultimi tempi, il libero pensiero non sembra godere di ottima salute.

Se lo intendiamo come

“l’uso dell’intelligenza nel tentare di scoprire il significato di qualsivoglia asserzione,

nell’esaminare la natura delle prove a suo favore o ad essa contrarie,

e nel giudicarla in base alla forza o alla debolezza delle prove”,

è innegabile che esso sia uscito notevolmente indebolito dalla pandemia

e dalla criminalizzazione di ogni posizione dissenziente,

anche quella che si limita a sollevare dubbi ragionevoli, che ne è seguita.



Riscoprire Discorso sul libero pensiero (Liberilibri) di Anthony Collins può essere un utile esercizio di vigilanza sulla questione.


Gli avversari di Anthony Collins, nell’Inghilterra del Settecento,
non erano esattamente provvedimenti governativi limitanti la libertà degli individui:
piuttosto una religione organizzata, che per la sua sopravvivenza contava sull’imposizione di dogmi
e sulla condanna severa di ogni divergenza o questionamento,
considerando il "libero pensiero" una minaccia per il mantenimento dello status quo,
preoccupazione dissimulata in apprensione per il destino delle anime e per la loro salvezza.

Nell’opera di Collins, tuttavia,
la rivendicazione del diritto al libero pensiero non passa per un’opposizione netta al contenuto del messaggio evangelico,
tantomeno approda a un intransigente ateismo.

Collins è anzi un deista: la libertà di pensiero supporta la fede,
in quanto essa può essere autentica solo se corroborata e sostenuta da una ricerca libera dell’individuo,
il quale solo se vi perverrà con il proprio intelletto potrà riconoscere i veri attributi di Dio.

Qualora la possibilità di condurre una così personale indagine venga preclusa,
si ottengono in cambio solo idolatria, fanatismo e superstizione:
una fede che altro non è che bieco fideismo e timore.

In tal senso esercitare il libero pensiero e opporsi al principio di autorità
è innanzitutto un dovere, sinonimo, in un’ultima analisi, dell’agire virtuoso.


Ciò che Collins insegna, dunque,
è che il libero pensiero non è contraddistinto dai contenuti e dalle sue conclusioni,
ma dal modo in cui questi vengono raggiunti.

Il saggio di Collins è una trattazione dal ritmo serrato;
un’esposizione sistematica di un dibattito che non si dilunga in divagazioni teoriche
ma, sorretta da un’ampia casistica e da un’opportuna documentazione, smonta una ad una le obiezioni.

In questo, Discorso sul libero pensiero è senz’altro forte del legame col suo tempo.


Ma lascia anche in eredità un memento sempreverde:

l’osservanza coattiva di norme e regole,

quand’anche considerata giusto mezzo per il raggiungimento di un nobile fine, o presunto tale, come il bene pubblico,

ha in realtà sempre effetti collaterali significativi,

quali una moralità cieca alle proprie ipocrisie,

assieme a una certa sonnolenza intellettuale,

per cui il libero pensiero è sacrificato a favore della viziosa e oziosa obbedienza.



Le considerazioni di Collins, più che mai aderenti al presente,
suggeriscono che, mutatis mutandis e citando l’Introduzione di Carlo Nordio,

«il libero pensiero è oggi sottoposto alle aggressioni di una nuova intolleranza,

resa più pericolosa, e più incontrollabile, dall’imprevedibilità di strategie suicide […]

unite dall’odio e dal disprezzo verso la nostra democrazia».
 
Ultima modifica:
Uno, poi un altro, poi un altro ancora, la lista si allunga.
Però pretendere che un laureato in scienze politiche
ne capisca .....eh bhe....ce ne vuole.


Si va avanti alla cieca, obbligando tutti alla terza dose (il cosiddetto “booster”) senza una reale valutazione del paziente.

Un attacco durissimo, quello lanciato da Francesco Broccolo alla strategia del governo
attraverso i microfoni del programma Quarta Repubblica, condotto da Nicola Porro.

Il virologo dell’Università Bicocca di Milano già in passato era stato molto critico con le scelte di Draghi e dei suoi ministri,
ha mostrato ancora una volta tutta la sua insoddisfazione per la gestione della pandemia e la campagna vaccinale.


Broccolo ha parlato della scelta di procedere con le somministrazioni anche nella popolazione più giovane,
costretta a convivere con l’obbligo di Green pass, spiegando:

Dati rilevati dal rapporto ISS ufficiale.

“Nella fascia 12-39 anni si osserva che i boosterizzati,
ossia le persone che hanno ricevuto tre dosi di vaccino anti-Covid,
si ospedalizzano di più rispetto ai vaccinati in doppia dose”.



Nessuno ne parla, insomma, ma nei ragazzi la terza dose rischia di essere addirittura controproducente.


Ha inoltre ribadito il rischio che troppe dosi a distanza ravvicinata l’una dall’altra

possano portare a “un fenomeno di anergia del sistema immunitario”,

ossia una mancanza di reazione da parte dei meccanismi di difesa dell’organismo.



Procedere con la terza somministrazione in maniera generalizzata, secondo il virolog,o si è rivelata una scelta sbagliata:

“Io l’avrei fatta forse per i soggetti fragili, non certo per i guariti".


“È uscito uno studio che dimostra che il booster non ha senso fatto nei guariti, non solo in quelli vaccinati.

Non se ne parla mai.

L’infezione naturale, quella dopo la guarigione, può durare fino a 15 mesi”.



Secondo il professore, quindi, la terza dose per la persona guarita in maniera naturale va valutata caso per caso:

“Non si può boosterizzare a occhi chiusi”.
 
E qui tornaimo a quanto scritto sopra : Libero Pensiero in Libero Stato


Manifestare il proprio pensiero,
nell’epoca della dittatura sanitaria promossa dal governo Draghi,
è sempre più impresa impossibile.

Basta una parola fuori posto,
un concetto che si discosta appena dalla propaganda di regime
e subito ecco scattare puntualissima la censura.


Lo ha scoperto a sue spese, in queste ore, il virologo Francesco Broccolo dell’università Bicocca di Milano,
contro il quale proprio l’ateneo ha puntato il dito sui social minacciando interventi.



Sull’account Twitter dell’università è infatti comparso il seguente messaggio:

“Le opinioni espresse dal dottor Broccolo non rappresentano il pensiero dell’istituzione.
Nostre ulteriori azioni e considerazioni a riguardo saranno tenute al di fuori del contesto social.
Grazie della comprensione”.

Parole che lasciano intendere un possibile intervento di censura a danno del professore.

Di quale gravissimo reato si sarebbe macchiato quest’ultimo?


Semplice, quello di aver espresso la propria opinione.


Screenshot-7.png



Broccolo dell’Università di Milano Bicocca, ieri nella trasmissione “di Martedì” parla del fenomeno ADEItaliani Uniti pic.twitter.com/UKANTfD6po
— (@actarus1070) February 9, 2022




Aveva infatti parlato del cosiddetto “effetto ADE” che potrebbe essere causato dai vaccini:

in sostanza, una reazione per cui alcuni anticorpi anziché bloccare un virus ne facilitano il suo ingresso nelle cellule:

“Negli ultimi tre report dell’ISS emerge che nella fascia 12-39 anni
chi ha tre dosi ha un rischio maggiore di essere ospedalizzato
rispetto a chi ne ha due ed ha contratto la malattia entro i 120 giorni dall’ultima somministrazione.

La spiegazione potrebbe essere che chi è boosterizzato si sente più sicuro.

Poi c’è anche una spiegazione biologica, il fenomeno ADE, che è un’ipotesi”.


“Quando il titolo anticorpale è molto alto può esserci una quota non neutralizzante,

e questo potrebbe essere il caso

perché il vaccino evoca degli anticorpi che non neutralizzano completamente il virus.

Anziché bloccare il virus lo traghettano all’interno della cellula”.



Un’ipotesi, come sottolineato dallo stesso Broccolo.

Da prendere però in cosiderazione con attenzione,
onde evitare conseguenze spiacevolissime per i pazienti che in questi mesi
si stanno sottoponendo alla somministrazione.


Esprimere un dubbio, un timore, è però ormai impossibile nell’Italia di Draghi.


E così per il povero professore sono pronte già a scattare le maglie della censura.
 

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