Val
Torniamo alla LIRA
Che povera gente. Che basssssssezzzzzaaaaaaaa.
L'emergenza Coronavirus in Italia sembra giungere al termine,
stando ai numeri sui ricoveri in ospedale sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva.
Ma dall'Aifa arriva un segnale d'allarme forse un po' trascurato fin qui.
L'agenzia italiana del farmaco sta per dare il via libera alla quarta dose di vaccino.
La novità - si legge su Repubblica - non riguarderà la popolazione generale,
visto che anche Ema ha detto che al momento non ci sono prove
sulla necessità di fare a tutti una nuova somministrazione dopo la terza,
ma solo gli immunodepressi.
Cioè coloro che hanno subito trapianti o soffrono di determinate patologie che abbassano le difese
o ancora che, come ad esempio i malati oncologici, prendono farmaci che riducono l’azione del sistema immunitario.
Si tratta - prosegue Repubblica - di un numero di cittadini compreso tra 500 mila e un milione.
È presto per dire se la quarta dose servirà per tutti.
«Se mai ne avremo bisogno, credo che sia comunque dopo l’estate,
visto che la protezione della terza dose è molto buona»,
spiega Andrea Cossarizza, immunologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
In questo momento i dubbi sono molti, tra l’altro adesso è impossibile dire quali vaccini serviranno.
«Sicuramente avremo bisogno di prodotti che coprano più varianti,
stimolando anche un meccanismo di risposta cellulo-mediata, non solo quello degli anticorpi.
E dobbiamo capire se serviranno solo per certe categorie di cittadini,
cioè per anziani e fragili, per cui è sempre raccomandato quello dell’influenza".
L'emergenza Coronavirus in Italia sembra giungere al termine,
stando ai numeri sui ricoveri in ospedale sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva.
Ma dall'Aifa arriva un segnale d'allarme forse un po' trascurato fin qui.
L'agenzia italiana del farmaco sta per dare il via libera alla quarta dose di vaccino.
La novità - si legge su Repubblica - non riguarderà la popolazione generale,
visto che anche Ema ha detto che al momento non ci sono prove
sulla necessità di fare a tutti una nuova somministrazione dopo la terza,
ma solo gli immunodepressi.
Cioè coloro che hanno subito trapianti o soffrono di determinate patologie che abbassano le difese
o ancora che, come ad esempio i malati oncologici, prendono farmaci che riducono l’azione del sistema immunitario.
Si tratta - prosegue Repubblica - di un numero di cittadini compreso tra 500 mila e un milione.
È presto per dire se la quarta dose servirà per tutti.
«Se mai ne avremo bisogno, credo che sia comunque dopo l’estate,
visto che la protezione della terza dose è molto buona»,
spiega Andrea Cossarizza, immunologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
In questo momento i dubbi sono molti, tra l’altro adesso è impossibile dire quali vaccini serviranno.
«Sicuramente avremo bisogno di prodotti che coprano più varianti,
stimolando anche un meccanismo di risposta cellulo-mediata, non solo quello degli anticorpi.
E dobbiamo capire se serviranno solo per certe categorie di cittadini,
cioè per anziani e fragili, per cui è sempre raccomandato quello dell’influenza".