Come atteso la produzione industriale è scesa a maggio,
come del resto era successo anche prima in Germania,
ma potrebbe essere ben peggio di quello che appare.
Nel maggio del 2022 la produzione industriale italiana ha subito una contrazione dell’1,1% rispetto al mese precedente,
dopo un aumento dell’1,4% rivisto al ribasso in aprile e in linea con le aspettative.
Si è trattato del primo calo della produzione da gennaio.
La produzione industriale ha subito una forte contrazione per
l’energia (-3,9%),
mentre è diminuita in misura minore per i beni di consumo (-0,7%) e i beni intermedi (-0,6%).
D’altro canto, la produzione di beni strumentali è aumentata per il quarto mese consecutivo (0,4%).
Su base annua, la produzione industriale è aumentata del 3,4%, in calo rispetto all’aumento del 3,9% rivisto al ribasso
e al di sotto delle aspettative di un aumento del 4%.
Ecco un grafico di spiegazione.
Con l’industria tedesca, uno dei nostri principali clienti, in calo già a marzo e aprile non potevamo essere perennemente in crescita.
Però la situazione potrebbe essere anche peggiore di quanto appaia per il dato della produzione elettrica
La lieve crescita a maggio è legata al giorno in più ed alla Pasqua,
ma il vero confronto è da fare con i 24 mila Gigawatt/h del 2021.
Si tratta di un calo significativo, non spiegabile solo con il risparmio delle famiglie,
ma con un calo delle produzioni industriali ad alta intensità di energia più forte di quanto appaia.
Solitamente maggio e giugno sono i due mesi di maggiore produzione industriale.
Un cattivo maggio è il presagio di un cattivo anno a venire.
Non sarebbe una sorpresa, visto come vanno le cose.