VOLEVO DIRE A TIZIANO FERRO CHE SPESSO NON ME LO SO SPIEGARE NEMMENO IO

OCCHIO

Carta di debito Mastercard: quali non funzioneranno più da aprile 2024​


Una parte delle carte di debito del circuito Mastercard va in "pensione" a Pasqua.

Sì, perché da lunedì 1 aprile 2024 le carte del circuito Maestro
(quello con il marchio con i pallini rosso e blu, per intenderci)
saranno dismesse.
In questi giorni molti correntisti stanno ricevendo una comunicazione dalla propria banca in merito alla questione:

“In seguito alla dismissione del circuito Maestro da parte di Mastercard, dal 31 marzo 2024 non potrai più acquistare e prelevare con la tua Carta di Debito”.
 
Ricordo che :

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Il “Milleproroghe” ha esteso l’applicabilità del ravvedimento speciale
alle violazioni relative alle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d’imposta 2022.


L’agevolazione consiste nel pagamento di una sanzione pari a 1/18 del minimo,
oltre all’imposta e agli interessi, in un’unica soluzione o a rate.

Per aderire a questa possibilità, occorre versare, entro il 31 maggio 2024,
l’intero importo o la prima rata e rimuovere, entro lo stesso termine,
le irregolarità o le omissioni che si intendono sanare.

Restano fuori dal perimetro del ravvedimento speciale le violazioni che al 31 maggio sono state già contestate,
comprese le comunicazioni emesse a seguito di controllo formale (“36-ter”).

Non è, invece, ostativa al ravvedimento l’avvenuta consegna di un processo verbale di constatazione (il cosiddetto pvc).

In caso di pagamento rateale,
sulle tre rate successive alla prima (30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre 2024)
sono dovuti gli interessi nella misura del 2% annuo.

Ls circolare citata (11/E del 15 maggio 2024) precisa che
“restano validi i ravvedimenti già effettuati alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Milleproroghe
(ossia al 29 febbraio 2024) e non si dà luogo a rimborso”.

GLI ERRORI DEL 2021 (E PRIMA)​

Il decreto “Agevolazioni fiscali” ha invece previsto
la riapertura dei termini per aderire al ravvedimento speciale
con riferimento alle violazioni concernenti le dichiarazioni validamente presentate
con riguardo al periodo d’imposta 2021 e precedenti.


A tal proposito, la circolare dell’Agenzia
specifica che possono beneficiare di questa ulteriore finestra, sempre entro il 31 maggio 2024,

  • i contribuenti che non hanno perfezionato entro la scadenza originaria (30 settembre 2023)
  • la procedura di regolarizzazione

  • coloro che, pur avendola perfezionata,
  • intendono ora avvalersene per sanare ulteriori violazioni riferibili allo stesso anno o ad anni precedenti

  • coloro che avevano perfezionato la regolarizzazione
  • ma sono poi decaduti dal beneficio della rateazione:
  • possono sanare ulteriori violazioni, purché diverse da quelle già regolarizzate.
Anche in tal caso, il perfezionamento della “nuova” regolarizzazione
presuppone la rimozione delle irregolarità od omissioni e il versamento delle somme dovute,
in un’unica soluzione, entro il 31 maggio 2024.
 
Agenzia delle entrate-Riscossione ricorda che il 31 maggio 2024
scade la quarta rata del piano di definizione agevolata
(art. 1 commi 231-252 della Legge n. 197/2022, c.d. Rottamazione-quater)*.

Nel caso non sia stato ancora eseguito il pagamento,
informiamo che saranno considerati tempestivi
anche i versamenti effettuati entro i cinque giorni successivi alla data di scadenza
(ossia entro il 5 giugno 2024).

Come previsto dalla legge,
in caso di mancato o tardivo pagamento di una rata del piano si perdono i benefici della definizione agevolata.
 
Il tanto atteso taglio è finalmente arrivato.

La Banca Centrale Europea ha annunciato, per la prima volta in otto anni,
la riduzione dei tassi d'interesse di 25 punti base.

A oggi, dunque, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali,
sulle operazioni di rifinanziamento marginale
e sui depositi presso la banca centrale scendono rispettivamente
al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 12 giugno 2024.

Ma quali saranno le conseguenze di questa mossa per l'economia, i mercati e i risparmiatori?

Gli effetti saranno diversi, ma è necessario dire che questa riduzione dei tassi avviene in un momento anomalo a livello macroeconomico.

I tagli, solitamente, avvengono quando l’economia è in recessione.
Certo, l’Europa in questo momento non sta vivendo la crescita, ad esempio, degli Stati Uniti,
ma sta comunque rimanendo bene a galla.

Questa riduzione, dunque, arriva per dare una spinta alle imprese.


Riguardo i Btp, la riduzione del costo del denaro farà muovere al rialzo il prezzo dei titoli già in circolazione
e al ribasso il rendimento dei titoli di Stato,
soprattutto per le prossime emissioni che, teoricamente, diventeranno meno appetibili rispetto al passato.



Solitamente, quando i tassi cominciano a scendere i mercati azionari diventano più volatili e virano al ribasso.
Per i mercati, infatti, vale molto la regola del “buy on rumors sell on news”, salvo poi riprendersi entro breve.
E sui rumors della riduzione dei tassi i mercati sono ampiamente saliti.
Vedremo se anche questa volta seguirà il sell on news una volta annunciato il taglio.


I mutui (che in realtà si sono alleggeriti già da qualche mese) dovrebbero scendere ancora.
Naturalmente, questo vale soprattutto per i mutui a tasso variabile, ma anche per quelli a tasso fisso.
Rimane da dire che, in ogni caso, un calo di 25 punti base non basta per portare particolari stravolgimenti.


Ma non è tutto.
Con il taglio dei tassi, con grande probabilità l’euro andrà a perdere valore in confronto al dollaro.
Essenzialmente, siccome i tassi negli Usa saranno più alti
(la Fed vuole aspettare ancora del tempo prima di ridurre i propri),
questi attireranno più capitale straniero rispetto all’Europa perché avranno conseguentemente più rendimento.


Anche l’oro, infine, potrebbe subire forti riduzioni di prezzo,
in quanto viene scambiato a livello globale in dollari americani.

Dunque, quando il dollaro si rafforza rispetto ad altre valute,
l'oro diventa relativamente più costoso per gli acquirenti che utilizzano queste altre valute.

Di conseguenza, la domanda di oro potrebbe diminuire, portando a una riduzione del prezzo.


Ci sono buone possibilità che, dopo quello di oggi,​

la Bce decida di tagliare nuovamente i tassi d’interesse,​

sempre di 25 punti base, già tra agosto e settembre.​

 
Così come riepilogato dall’Agenzia delle Entrate,
la scadenza di saldo 2023 e primo acconto 2024 delle imposte sui redditi è così strutturata;

  • 1° luglio 2024 (il 30 giugno cade di domenica) per dipendenti e pensionati;

  • 31 luglio 2024 per titolari di partita IVA che esercitano attività economiche
  • per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi
  • non superiori ai limiti stabiliti per ciascun indice, compresi i soggetti esclusi
  • quali i forfettari, coloro che applicano il regime di vantaggio e soci di società,
  • associazioni e imprese di cui agli artt. 5 e 116, del TUIR.

  • Ultimo giorno utile per il versamento, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse,
  • di saldo e primo acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d'imposta o con modello Redditi.

  • Ultimo giorno per il versamento, senza la maggiorazione dello 0,40%,
  • di saldo e primo acconto per i contribuenti ISA (o che presentano cause di esclusione) e per i forfetari.

  • 30 settembre 2024. Ultimo giorno utile per la presentazione del 730 precompilato
  • all'Agenzia delle Entrate direttamente tramite l'applicazione web.
 

LE RATEIZZAZIONI​

L'articolo 8 del Decreto Semplificazione Adempimenti (decreto legislativo n. 1/2024)
è intervenuto sulle disposizioni vigenti, prevedendo:

  • il differimento, dal 30 novembre al 16 dicembre,
  • del termine ultimo entro il quale perfezionare la rateizzazione dei versamenti dovuti a titolo di secondo acconto;

  • l’individuazione di un’unica data di scadenza, corrispondente al giorno 16 di ogni mese,
  • entro la quale effettuare il pagamento delle rate mensili successive alla prima,
  • unificando pertanto le scadenze per partite IVA, dipendenti e pensionati.
Sulla rateizzazione di saldo e primo acconto 2024 è intervenuta l’Agenzia delle Entrate
con la circolare n.9/E2024, specificando che il contribuente che intende rateizzare i versamenti:
  • determina il numero di rate in cui è possibile suddividere il debito,
  • non superiore al numero di mesi che intercorrono nel periodo compreso
  • tra la data di scadenza e il giorno 16 del mese di dicembre;

  • suddivide l’importo complessivo dovuto in base al numero di rate che intende versare,
  • comunque non superiore a quello di cui al punto precedente;

  • versa la prima rata, senza interessi, alle scadenze previste;

  • versa le successive rate, maggiorate degli interessi, secondo i nuovi termini previsti,
  • entro il giorno 16 di ciascuno dei mesi seguenti e, comunque, non oltre il giorno 16 del mese di dicembre.
 

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